Tirreno

Raffineria Milazzo. Ugl Chimici chiede riqualificazione lavoratori

Riqualificare i lavoratori dell’indotto della raffineria di Milazzo, in vista dei futuri cambiamenti legati alla riconversione energetica. È quanto chiede Ugl Chimici Messina, che interviene sulle vicende della raffineria di Milazzo.

«Ci troviamo -dichiara il sindacato- davanti a un processo complesso e che durerà anni, fatto di sfide importanti e grandi obiettivi da raggiungere. Tra questi non dobbiamo dimenticare la riconversione professionale dei lavoratori, compresi quelli delle aziende dell’indotto, per salvaguardare un tessuto economico sul quale la Raffineria ha una ricaduta occupazionale enorme».

Verso l’apertura di un tavolo di discussione

Il sindacato ha quindi anticipato l’apertura di un tavolo di discussione nei prossimi giorni. Ad essere coinvolti il sindaco di Milazzo, i sindaci del comprensorio della Valle del Mela, i sindacati e i vertici della Ram. Il tavolo di discussione, spiega Ugl Chimici, sarà tuttavia aperto anche ai parlamentari nazionali eletti nel territorio. Un punto, quest’ultimo, che potrebbe spostare la discussione dalle sue fasi iniziali a quelle più avanzate.

Ugl Chimici ha quindi concluso, attenzionando anche la questione dell’AIA divenuta tema di dibattito nel corso degli ultimi giorni: «Con riferimento alla supposta minore restrittività dell’AIA 2018, rispetto alla precedente datata 2011, e alle criticità conseguenti alla terza riapertura, sottolineiamo, come da sempre, la nostra sigla sia impegnata nelle delicate vicende che hanno coinvolto la Raffineria milazzese; con tale spirito continueremo a fare la nostra parte, con la flessibilità e la resilienza che è propria dell’Ugl».