cronaca

Raid incendiari a Tremestieri, il “bombarolo” non sarà processato?

MESSINA – Era incapace di intendere e di volere o può essere processato il 52enne messinese autore dei raid incendiari a Tremestieri, a marzo scorso?

Sarà il giudice al processo che lo riguarda e che è celebrato col rito abbreviato. L’uomo è comparso in aula per la prima udienza del processo e l’avvocata Pina Abbate che lo difende ha chiesto che vengano accertate le sue condizioni psichiche. Secondo l’esperto nominato dal Tribunale il disturbo psichico c’è, ma una serie di farmaci possono tenere sotto controllo il disagio.

II giudice ha perciò rinviato tutto al marzo prossimo, per effettuare la verifica finale e capire se c’è una struttura medica assistenziale che può accoglierlo, e dove.

Il legale aveva già presentato le carte mediche che davano conto di un trascorso difficile, al momento dell’arresto. Ad individuare l’autore dei due episodi di vetture date alle fiamme, nell’area di parcheggio della zona sud, era stata la Polizia. Risalire all’autore non è stato difficile, scoperto anche il “movente”: presunti dissidi con una famiglia residente nella palazzina attigua, assistita dall’avvocato Luigi Giacobbe, dovuti anche ai comportamenti difficili dell’uomo.