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Reggio Calabria, l’urgenza di Comitati di Quartiere più protagonisti

Reggio Calabria ieri, mentre si svolgeva il primo incontro storico tra i rappresentanti dei Comitati di Quartiere cittadini e l’amministrazione comunale, presso Parco Ecolandia, in un’altra zona della città un clochard esalava l’ultimo respiro, come riportato dalla stampa locale. La notizia è drammatica, ma a renderla ancora più forte è il luogo del ritrovamento: il Girasole. Una struttura pubblica, situata a Reggio sud, abbandonata da decenni, una cattedrale di fantasmi e incuria che da Mercato Coperto si è trasformata appunto, in luogo di degrado e oggi di morte.

Comitati e amministrazione

La tragica coincidenza dei due eventi pone l’accento sulla forte emergenza che da tempo attraversa Reggio Calabria. E fa emergere un altro aspetto: la nascita di Comitati di Quartiere che negli ultimi mesi si sono moltiplicati. A testimonianza di questo una, ieri, una forte rappresentanza ha incontrato il vicesindaco Tonino Perna, il delegato ai comitati territoriali Marcantonio Malara e il presidente del consiglio Enzo Marra. A coordinare i lavori, il responsabile dell’albo associazioni e comitati Fulvio Cama.

I problemi di Reggio Calabria

I presidenti hanno, quindi, esposto un lungo elenco di problemi, una serie innumerevoli di emergenze che da Nord a Sud interessano Reggio Calabria. Il confronto, seppur sereno, ha evidenziato la necessità di un metodo, di una vera partecipazione dei comitati alle attività pubbliche. L’esigenza di un regolamento e un modus operandi, come esiste già in altre città, capaci di sostenere effettivamente un peso gravoso importante in sinergia con il comune. Un regolamento che li renda protagonisti nelle azioni di rigenerazione urbana e sviluppo, soprattutto nei quartieri più periferici. Sono propri i Comitati di Quartiere, infatti, ad essere il campanello d’allarme. La voce che denuncia, certo, ma anche la mano che cura. Un esempio pratico? L’intervento di volontari che, in poche settimane e con enormi sacrifici, hanno riportato la scalinata della Giudecca all’antico splendore, ripulendola dai rifiuti e dalle sterpaglie altissime.