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Reggio Calabria. Milia (FI): ‘’Sia permessa l’attività venatoria al di fuori del proprio comune’’

Con l’emanazione del nuovo DPCM 28 Novembre 2020, e della consequenziale Ordinanza del Ministro della Salute, la Calabria dal 29 novembre è classificata “Zona Arancione”. Questo ha portato poche modifiche rispetto alla situazione precedente e di fatto il divieto di spostarsi da un comune all’altro senza autocertificazione motivata è rimasto.

Nessun rischio


Pur consapevole dell’emergenza sociale che il nostro Paese e il mondo intero sta drammaticamente vivendo per la pandemia da coronavirus, che in questa “seconda fase” sta colpendo particolarmente la nostra Regione, ritengo tuttavia immotivato l’impedimento all’esercizio della caccia al di fuori dei confini comunali. Tenuto conto che l’attività venatoria è condotta all’aperto, in montagna, nei boschi, etc., quindi fuori da aree popolate o densamente frequentate. Il rischio di contagio, quindi, è notevolmente più basso o nullo
rispetto alle tante altre attività consentite o è possibile svolgere in Zona Arancione.” . Lo comunica in una nota stampa il consigliere di opposizione di Forza Italia, Federico Milia.

Diritti

Per questo auspico che Sua Eccellenza il Prefetto Dott. Mariani, intervenga in merito, come anche richiesto dal Dipartimento 8 (Agricoltura) della Regione Calabria. Consentire lo spostamento dal comune di residenza anagrafica verso i comuni compresi nell’ATC di residenza venatoria per tutti i cacciatori è un diritto che deve essere garantito anche nel rispetto delle spese affrontate da parte di tutti i cacciatori.” conclude.