MESSINA – Si aprono le porte del carcere di Gazzi per Ruben Fortunato Prugno, il 22enne arrestato nel blitz anti droga della Polizia a Camaro. Il Tribunale del Riesame (presidente Vermiglio) ha annullato il provvedimento di arresto disposto lo scorso 12 marzo tra fidati collaboratori e familiari di Claudio Costantino, il killer di Camaro accusato anche di un intenso traffico di droga tra Messina e la Calabria.
Il Collegio delle Libertà ha accolto il ricorso dell’avvocato Filippo Pagano, disponendo la scarcerazione senza altri obblighi per il giovane, figlio di Alessandra Patti, la compagna di Costantino. Prugno è considerato dalla Procura il “trade union” tra Costantino e i suoi fidati collaboratori, quindi è accusato di aver agevolato il traffico, consentendo a Costantino di continuare a gestirlo anche dopo la cattura in Calabria, dopo la latitanza seguita alla sparatoria del 2 gennaio 2022.
Richiesta rigettata, invece, per Costantino e la donna, che al momento restano perciò in carcere. Intanto proprio ieri si è tenuta l’udienza davanti la Corte d’Assise dove Costantino è alla sbarra per l’omicidio di Giovanni Portogallo e Giuseppe Cannavò. Il processo è alle battute finali ma l’udienza è slittata a metà maggio prossimo su richiesta dei consulenti della Corte, che hanno chiesto altro tempo per esaminare i reperti scientifici andati alle loro analisi.