Cultura e spettacoli

Riprende la stagione al “Piccolo Shakespeare” all’interno della Casa Circondariale

La Musica, come linguaggio universale capace di coinvolgere e unire chiunque, è stata la protagonista al “Piccolo Shakespeare”, teatro inaugurato nel dicembre 2017.

Protagonista il Mesica Saxophone Quartet

Si riparte con il Concerto realizzato dall’Associazione Musicale “V. Bellini” di Messina presieduta dal Prof. Giuseppe Ramirez.
Sul palcoscenico del “Piccolo Shakespeare” si è esibito il Mesica Saxophone Quartet, composto dai sassofonisti Claudio Raneri, Simone Impellizzeri,  Francesco Muscara’ e Giovanni Gangemi. Giovani musicisti, tutti laureati o laureandi presso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina, allievi dei Maestri Gianfranco Brundo e Francesco Celona.
Gli artisti, già più volte ospiti della Bellini, si sono perfezionati con vari Maestri di fama nazionale e internazionale.

Partecipazione della “Libera Compagnia del Teatro per Sognare”


Per la Casa Circondariale un concerto che ha visto durante l’esibizione anche la partecipazione della “Libera Compagnia del Teatro per Sognare” che, seguita dall’aiuto regia Antonio Previti, ha voluto “giocare” con i musicisti con un testo del grande Giorgio Gaber, “Il Signor G”.
Una performance durante la quale, sul palcoscenico, i musicisti hanno alternato ai brani, il racconto della loro esperienza di vita, l’incontro con la Musica, la scelta di uno strumento, il sassofono e un cammino di tanto studio e sacrifici per arrivare a realizzare un Sogno, potere suonare in formazioni concertistiche e potere insegnare per trasferire agli altri l’amore e la passione per l’arte.

Il progetto “Teatrali, storie di inclusione e libertà”


In sala ad assistere tanti detenuti per un concerto, particolare, aperto anche agli interventi da parte del pubblico ai giovani artisti.
Il momento ha visto di nuovo, grazie al progetto “Teatrali, storie di inclusione e libertà”, sostenuto dalla Caritas Diocesana di Messina Lipari e Santa Lucia del Mela, l’Istituto di Gazzi, protagonista di un nuovo momento di bellezza e, se tutto questo può accadere in un luogo così particolare come un istituto penitenziario, diventa ancora più significativo.