Coronavirus

Ritardi nei tamponi, disagi nei drive in. ItalExit scrive alla prefetta Librizzi

Le Usca saranno potenziate, soprattutto quelle nelle Città Metropolitane di Messina, Catania e Palermo. Ma nel frattempo le falle organizzative ci sono e hanno conseguenza nel sistema di tracciamento e lotta al Covid.

Ecco perchè ItalExit  (il partito creato da Luigi Paragone, ex 5stelle), si rivolge con una nota alla prefetta Librizzi per segnalare alcune discrasie nell’applicazione del sistema organizzativo USCA di Messina. “Ci giungono giornalmente – scrive Franco Tiano -, segnalazioni dello stato di  abbandono in cui versano i malati COVID19 non ospedalizzati, le persone in quarantena obbligatoria e tutti i loro familiari”.

Code e attese

Le situazioni di disagio segnalate più diffuse sono le seguenti:

  • Lunghissime code che comportano molte ore di attesa presso i drive-in allestiti per effettuale il tampone molecolare, che peraltro, potrebbero ingenerare disordini sociali e pericolosissimi assembramenti derivanti dall’esasperazione diffusa.

Al drive in anche i positivi

  • Soggetti che già presentano in maniera evidente e grave sintomi di Covid19 che segnalano la sussistenza di tali sintomi telefonicamente e vengono indirizzati a uscire da casa per recarsi presso i drive-in per il tampone.
  • Persone sane, sia adulti che bambini, che sono costrette a stare insieme a propri congiunti malati di Covid19.
  • Malati di COVID19 in maniera grave che non vengono ospedalizzati, per mancanza di posti letto.

I ritardi

  • Ritardi incredibili nell’espletamento del tamponi molecolari che variano generalmente dai sette ai 15-20 giorni, perfino in coloro che presentano già sintomi.
  • Ritardi inaccettabili nella redazione delle certificazioni liberatorie dagli obblighi di quarantena.

Famiglie senza sostegno

  • Intere famiglie abbandonate a sè stesse, senza alcun sostegno sociale e senza che abbiano la possibilità di avere approvvigionamenti di viveri, medicine e generi di prima necessità o di qualcuno che provveda allo smaltimento dei loro rifiuti, che, peraltro, vanno considerati rifiuti speciali sanitari.

ItalExit ricorda che l’assistenza medica sul territorio costituisce un presidio essenziale e determinante per contenere gli effetti dei contagi e c’è l’esigenza di garantire la guarigione dei malati non ospedalizzati ed al tempo stesso di una maggiore attenzione e cura per quelli che necessitano di ricovero. Servono inoltre forme di sostegno sociale ed un efficiente sistema di smaltimento dei rifiuti speciali sanitari per le famiglie costrette nelle proprie abitazioni in isolamento domiciliare.

Serve unità di crisi

La situazione è divenuta insostenibile.Chiediamo pertanto alle istituzioni di intervenite per rimuovere le discrasie nell’applicazione del sistema organizzativo USCA di Messina che sta vanificando gli interventi di contenimento dell’epidemia e l’assistenza ai malati di Covid19. Al prefetto chiediamo che convochi con la massima urgenza i rappresentanti dell’ASP, delle associazioni di volontariato, delle forze dell’ordine affinché vengano garantiti con estrema urgenza ed efficienza i servizi di assistenza territoriale medica e sociale. Al sindaco infine che crei un’unità di crisi comunale per fronteggiare efficacemente tutte queste problematiche.