Tari, revisori dei conti, polemiche sul Transeuropa Festival: tanta carne al fuoco per il consiglio comunale

Tanta carne al fuoco. Date da rispettare, scadenze alle porte, provvedimenti importanti da esaminare, già le prime preoccupazioni sul poco tempo che resta a disposizione. Ricomincia esattamente da dove si era interrotta l’attività consiliare a Palazzo Zanca. Dopo 7 giorni di “ferie”, ieri i consiglieri comunali sono tornati ad animare i corridoi del Comune e quella appena iniziata sarà una settimana ricca. In ballo c’è l’elezione del nuovo Collegio dei revisori dei conti, visto che quello presieduto da Dario Zaccone e composto da Federico Basile e Giuseppe Zingales chiude definitivamente il suo mandato il prossimo 30 agosto. I vari gruppi politici però non hanno ancora trovato la totale sintonia sulle preferenze da esprimere e dunque i capigruppo hanno deciso di far slittare a giovedì l’elezione dei revisori. Oggi però si torna tra gli scranni e la presidente Emilia Barrile avrebbe voluto portare in aula il sindaco Accorinti che però a quanto pare non potrà accogliere l’invito del civico consesso. Sul piatto argomenti scottanti, in primis la gestione dei servizi sociali alla luce del terremoto Mantineo e della nuova nomina dell’assessore Santisi. Sta facendo discutere però anche un altro caso: le polemiche sulla partecipazione di Cambiamo Messina dal Basso al Transeuropa Festival ed alla frase relativa ai legami con la mafia dei partiti che hanno amministrato Messina per decenni. Il primo a opporsi contro le dichiarazioni su Messina città mafiosa era stato nei giorni scorsi il consigliere comunale Piero Adamo, insieme a Vento dello Stretto, che aveva parlato di una pericolosa semplificazione, tendenziosa e strumentale solo ad esaltare l’epopea “Accorinti”. Cambiamo Messina dal Basso ha immediatamente replicato per chiarire che la frase incriminata è effettivamente un’espressione infelice, tanto che è già stata chiesta la rettifica agli organizzatori del festival, sottolineando che non vi era stata alcuna intenzione di “fare di tutta l’erba un fascio”, né di offendere la città, quanto, piuttosto, un richiamo alla riflessione sui legami tra mafia e politica, sulle infiltrazioni mafiose nelle istituzioni. Chiarimenti che però non hanno ancora spento il fuoco delle polemiche. La presidente Barrile chiede al sindaco Accorinti di prendere una posizione sull’accaduto e di andare in aula a fare nomi e cognomi di chi rende Messina città mafiosa. Con tutta probabilità però per avere questo confronto in consiglio comunale si dovrà attendere.

Altre questioni delicate sono state invece al centro della prima commissione bilancio che si è riunita ieri dopo la pausa estiva. Sul tavolo, oltre alla delibera sul rinnovo dei Revisori dei conti, anche la Tari e la sanzione di poco inferiore a 2,4 milioni di euro comminata a Palazzo Zanca dalla Prefettura per non aver rispettato, nel 2014, la copertura minima del 36% prevista dalla legge per i servizi a domanda individuale (VEDI QUI).

Per quanto riguarda la Tari i tempi sono strettissimi perché rischia di slittare la prima rata della tassa rifiuti 2015 fissata per settembre. I consiglieri comunali però non hanno intenzione di votare in fretta e furia un atto così importante senza poter approfondire nel dettaglio un provvedimento così corposo e che tocca da vicino le tasche dei messinesi. Vogliono avere il tempo di controllare il piano finanziario dei rifiuti che fissa in 41.622.000 euro il costo della spazzatura nel 2015 (VEDI QUI), vogliono verificare alcune incongruenze, come ad esempio le dichiarazioni dell’ex liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci che ha sempre ammesso che il contributo mensile per la società non era sufficiente per coprire i costi totali, vogliono analizzare i numeri e valutare tariffe ed esenzioni. Soprattutto in un momento così difficile per la gestione rifiuti e dopo un’emergenza estiva durata circa due mesi.

Sul fronte della sanzione, invece, il presidente della commissione Carlo Abbate ha chiesto la presenza in aula del vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino, per capire quanto inciderà questa multa sulle economie di Palazzo Zanca e soprattutto chiedere notizie sull’anno 2015, per verificare se anche per l’anno ancora in corso si rischia una nuova sanzione per la gestione dei servizi a domanda individuale, cioè quelle attività gestite dall’ente che non sono intraprese per obbligo istituzionale, vengono utilizzate a richiesta dell'utente e non sono erogate per legge a titolo gratuito. Temi di cui la commissione bilancio tornerà a discutere mercoledì in seduta straordinaria. L’agenda è stata dunque fissata. Si inizia oggi, alle 12.30, con il consiglio comunale.
Francesca Stornante