La firma del patto per la Città Metropolitana slitta ancora: servono almeno altre tre settimane

E’ dovuto volare sino a Roma il sindaco Renato Accorinti per incontrare il Sottosegretario Claudio De Vincenti e definire gli ultimi aspetti del Master Plan . Eppure, De Vincenzi era stato qui a Messina meno di due settimane fa ed aveva incontrato i sindaci del territorio metropolitano proprio per discutere del Patto per la città metropolitana di Messina, ma in quell’occasione il promo cittadino non si era presentato (vedi qui) .

Martedì , invece, accompagnato dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Signorino, Accorinti si è recato a Palazzo Chigi per partecipare alla riunione con il Sottosegretario e con i componenti del tavolo tecnico governativo , dalla quale è emerso- come spiegano in un comunicato stampa diramato dall’Ufficio di Gabinetto di Palazzo Zanca – che serviranno altre tre settimane per la sottoscrizione del patto con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

E così mentre Palermo e Catania hanno già firmato il patto che riguarda le Città Metropolitane , Messina dovrà attendere ancora, anche se non sono chiari motivi dell’ulteriore slittamento .

Sempre nel comunicato inviato dal Comune viene solo detto che durante la riunione «sono stati affrontati gli ultimi aspetti di valutazione (alcuni dei quali non erano ancora stati oggetto di confronto) da parte della segreteria tecnica e sono stati definiti i passaggi per la conclusione dell’istruttoria. Alcuni di questi punti necessitano di ulteriori scambi di informazioni nei prossimi giorni».

Nonostante si proceda a passo di lumaca e sia necessario altro tempo per firmare il patto che deve far arrivare in riva allo Stretto 332 milioni , Accorinti si dice « particolarmente soddisfatto» per l’esito della riunione e spiega che «oltre alla progettazione finanziata coi fondi FSC (332 milioni), il masterplan mette sotto osservazione e monitoraggio interventi per un totale di 760 milioni sul territorio metropolitano, a valere anche su finanziamenti privati e altri finanziamenti europei».

«Abbiamo parlato – commenta il sindaco – della viabilità interna, ma anche del sistema di collegamento extrametropolitano, del porto di Tremestieri, dello svincolo di Giostra, delle infrastrutture per lo sviluppo economico, del secondo palagiustizia, dell’acquedotto del Fiumefreddo. È emersa l’attenzione del territorio al tema della prevenzione del dissesto idrogeologico e allo sviluppo turistico delle aree interne. Abbiamo ricevuto apprezzamento e contiamo di siglare il patto in tempi rapidi».

Secondo l’assessore Signorino « il masterplan esprime una visione del territorio maturata nella più diffusa condivisione, che ci consente di offrire ai cittadini dell’area metropolitana una concreta prospettiva di sviluppo nel rispetto delle vocazioni di ciascun territorio».

Il patto – ricordano ancora da Palazzo Zanca – contiene anche interventi strategici in chiave antisismica e per l’efficientizzazione della gestione del ciclo dei rifiuti, particolarmente voluti dalla città di Messina, che ha investito in attività di studio, indagini, rilievi e bonifiche ai fini della salvaguardia ambientale e mitigazione del rischio sismico e idrogeologico, oltre che in molteplici interventi di edilizia scolastica e sportiva, nella messa in sicurezza delle discariche e nell’impiantistica per il trattamento dell’umido.

«Adesso dovremo lavorare con efficienza per sfruttare al massimo questa preziosa occasione di sviluppo», concludono Accorinti e Signorino .