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Rosafio si presenta al Franco Scoglio: “Qui per fare bene e dimostrare il mio valore”

MESSINA – “Voglio ringraziare il presidente Sciotto per lo sforzo e la Spal per avermi capito e il mio procuratore, avevo altre soluzioni importanti ma il mio procuratore ha capito le mie esigenze di tornare dove sono stato bene”, esordisce così Marco Rosafio nella sala stampa del Franco Scoglio durante la propria presentazione. Ad introdurlo il direttore sportivo Domenico Roma: “Stamane ha firmato ufficializzando il prestito, è un ritorno e siamo orgogliosi di questo. Lo avevamo cercato già quest’estate ma per motivi personali non era stato possibile. Ci abbiamo riprovato ed eccolo qua, ringrazio il presidente per lo sforzo fatto e la Spal col direttore Fusco”.

La scelta di Rosafio

“Le motivazione parte da me – dice Rosafio – la voglia di ritornare dove sono stato bene era la principale. Il mister, il direttore e il presidente con cui aveva già mi ha messo maggior tranquillità e serenità. Anche il sapere cosa richiede l’allenatore perché entrare a gennaio in una squadra e adattarsi non è mai facile. Questa scelta fatta anche per me stesso, far bene e sentirmi vivo e dimostrare il mio valore, cosa che ho fatto anni fa e voglio ripetere e ringraziare la gente che hanno avuto calore e stima nei miei confronti. Negli ultimi giorni ho sentito anche i miei ex compagni Lia e Manetta”.

“Obiettivo salvezza, aiuterò i giovani”

“Io adesso per questi sei mesi – prosegue Rosafio – sono il Messina e devo lottare per gli obiettivi di adesso e non pensare al dopo. Voglio dare una mano alla squadra, essere a disposizione di mister e compagni e dare una mano ai giovani a crescere. Le esperienze ti fanno crescere, vivere determinati spogliatoi ti fa crescere, rispetto ad anni fa sono cresciuto umanamente e ho vissuto, giocato per vincere e so cosa significa per salvarsi, ho fatto entrambe le cose e so adattarmi alle situazioni. Sono stato giovane anche io e quando i vecchi mi davano i consigli ero pronto a rubare per crescere. Cercherò di aiutare i giovani a crescere più velocemente”.

Rosafio è stato allenato da Modica nel primo Messina di Sciotto, in Serie D nel 2017/2018 vantando 28 presenze in cui segnò dodici reti. Poi seguì il tecnico siciliano alla Cavese in Serie C dove il suo apporto in fase realizzativa, in 30 presenze, fu di sei reti e dodici assist. Un calciatore che gioca a destra per rientrare sul mancino, come preferisce Modica che solitamente schiera le sue ali a piedi invertiti.

“Non voglio sbilanciarmi sugli obiettivi – prosegue Rosafio – il sogno lo sappiamo ma procediamo per step è il primo è salvarsi il prima possibile. Ci vuole testa e mentalità per la salvezza. Non ho problemi ad adattarmi, il girone lo conoscevo e quest’anno è più tosto con tutte le squadre più attrezzate, temere tutte ma non aver paura di nessuno. Per due esperienze con mister Modica soffriamo con le squadre che si chiudono e fanno densità, noi dobbiamo giocare e quando facevamo le cose che ci chiedeva i risultati arrivavano, non vincevamo tutte le partite – conclude Rosafio – ma creavamo gioco divertimento e portavamo il pubblico dalla nostra parte e dobbiamo proseguire su questa squadra”.