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Sant’Agata Militello, il grido d’allarme dei commercianti

“Siamo in ginocchio. Dopo il primo lockdown le nuove restrizioni sono la fine”. E’ un allarme disperato quello dei commercianti di Sant’Agata di Militello, che lunedì mattina incontreranno il sindaco Bruno Mancuso per chiedere aiuto nella crisi acuita dalle limitazioni decise per la Sicilia in zona arancione.

Se chiudono i bar chiuderanno anche i negozi di abbigliamento, le ferramenta, le lavanderie, ne risentono tutti gli esercizi commerciali, è ovvio che quello tra locali è un circuito che alimenta entrambi, e se viene spezzato uccide tutti“, spiega Rosalba Sirna, responsabile di “Rinascita Santagatese”, l’associazione degli esercenti nata proprio per rilanciare il commercio dopo la prima crisi dettata dall’emergenza.

I commercianti del centro nebroideo si sono dati appuntamento lunedì 9 novembre alle 12 in piazza Crispi per manifestare tutte le loro preoccupazioni, la rabbia e la perplessità, e dialogheranno col primo cittadino per avere un appoggio concreto dalle istituzioni.

“Chiusure indiscriminate per centri relativamente piccoli come il nostro non sono del tutto sensate, qui il contagio è ancora limitato ed è comunque più contenibile. Potremmo salvarci dal coronavirus, mentre nuove chiusure non ci daranno scampo”, spiega Rosalba Sirna,