Politica

Sicilia Futura divorzia dal Pd: “Esclusi dalle scelte, pensiamo a movimento del Sud”

Il dado è tratto ed il divorzio è ormai alle porte.

E’ quanto emerso dall’assemblea di Sicilia Futura che si è tenuta ieri a Messina e che è servita ad affrontare il percorso politico attuale del movimento e le strategie sia a livello regionale che in vista delle Europee (come in altro articolo in homepage).

Presenti, oltre al segretario Provinciale Santino Calderone, il Segretario Regionale Beppe Picciolo ed in rappresentanza della deputazione regionale Edy Tamajo (assente fisicamente ma Intervenuto telefonicamente anche Nicola D’agostino ) tanti i Sindaci ed amministratori sia della città dello Stretto che di tutta la provincia peloritana.

Quando nel 2017 Sicilia Futura strinse una patto federativo con il Pd – ha esordito Picciolo – la speranza era che il Partito Democratico, a livello nazionale, regionale e locale, sapesse farsi portavoce del nostro appello all’unità ed alla precisa volontà di lavorare insieme per un progetto che vedesse vincente il centro sinistra italiano. La convergenza per ben due anni in tutte le competizioni elettorali a fianco del Pd è stata leale, collaborativa e talmente proficua al punto da raggiungere consensi, forse quantitativamente, inattesi tali da offrire una nuova prospettiva comune di crescita politica al Centro . Sicilia Futura ha sempre dichiarato e dimostrato con i fatti di voler costruire un percorso unitario , guardando sempre avanti con fiducia e impegno, anche in occasioni di sconfitte, come successo nella competizione regionale a causa di scelte sbagliate, in primis dello stesso Pd”.

Dopo le premesse che guardano al passato il segretario regionale di Sicilia Futura va al sodo e annuncia il divorzio, legandolo soprattutto alla direzione presa con il Pd a trazione Zingarettiana e si leva qualche sassolino dalla scarpa rimasto per oltre un anno, dalle Politiche.

Oggi – ha evidenziato Piccolo – il Partito Democratico sembra mettere davvero in discussione l’identità moderata, pluralista e liberale che Sicilia Futura aveva condiviso.

Sicilia Futura è stata sempre più esclusa dai nuovi processi politici, nonostante l’impegno profuso per le Politiche, situazione aggravata dalle successive emarginazioni e mortificazioni patite. In verità non abbiamo capito cosa voglia fare il Pd siciliano in futuro, mentre oggi appare troppo confuso nelle istituzioni e sul territorio”.

Al termine del dibattito è stata quindi messa in evidenza la strada da percorrere: un nuovo inizio che non guarda più al Pd e si sposta verso i nuovi movimenti territoriali con prospettiva meridionalista.

Per quanto ci riguarda – ha concluso Picciolo – il nostro Movimento non intende recedere dalle responsabilità assunte con migliaia di elettori, che vanno rappresentati al meglio, senza pregiudizi e steccati politici, riaprendo il dialogo sul territorio, ed andando anche oltre con quanti vorranno condividere i nostri progetti e programmi, per un organico sviluppo della Sicilia, creando le condizioni politiche per una più ampia federazione con altri Movimenti o Gruppi di tutte le Regioni meridionali che, finalmente, contribuiscano a creare una aggregazione omogenea e coesa con a cuore prevalentemente la crescita e lo sviluppo di tutto il Centro Sud, ormai relegato da questo Governo Nazionale a fanalino di coda nella economia del Paese. Oggi si avverte, infatti, un evidente sbilanciamento verso una politica che privilegia e protegge solo il Nord Italia, anche con azioni ed atti parlamentari preordinati che mirano a una secesione di fatto ; atti contro i quali si coglie un silenzio assordante di tutte quelle forze politiche che dovrebbero invece battersi per evitare ulteriori sperequazioni e fratture”.

Il divorzio è servito, proprio in riva allo Stretto là dove il Patto federativo con il Pd del gruppo Navarra aveva funzionato. Un addio alla vigilia delle Europee che sicuramente avrà immediate conseguenze sul piano dei voti, dal momento che la direzione intrapresa guarda al governo Musumeci. Anche a Messina i consensi di Sicilia Futura con ogni probabilità si sposteranno in direzione opposta a quella del Pd e potrebbero confluire su Dafne Musolino.