Cronaca

Stop allo sconto per la differenziata nelle isole ecologiche, scelta di buon senso

Dal 1 gennaio 2023 non è più valido lo sconto per chi conferisce la raccolta differenziata alle isole ecologiche. Una scelta della giunta Basile, poi approvata dal Consiglio comunale, che non ha mancato di generare polemiche.

Ma è una scelta ineccepibile. Lo sconto aveva un senso quando non c’era il porta a porta perché serviva aumentare la differenziata. Ma nel momento in cui il porta a porta è in tutta la città che senso ha? Perché si dovrebbe caricare, ad esempio, della carta in macchina e portarla in un’isola ecologica, visto che invece si può gettare nel bidone sotto casa? E perché chi lo fa, contribuendo ad aumentare inutilmente traffico e inquinamento, dovrebbe essere premiato rispetto a chi getta il rifiuto differenziato nel bidone sotto casa?

La differenziata è un obbligo per tutti

Quello sconto, da 58 a 110 euro l’anno a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare, veniva compensato dall’aumento della tariffa per gli altri. Ma se fino a quando non c’era il porta a porta poteva essere giusto premiare chi faceva la differenziata rispetto a chi non lo faceva, oggi non più perché la differenziata è un obbligo per tutti. Ed è un obbligo farla bene perché, in caso contrario, i rifiuti non vengono ritirati e possono anche scattare le multe. Quindi, a parità di differenziata corretta, ci sarebbero cittadini che pagano di più e altri di meno, senza un motivo valido.

Il 4 % del totale

Nel 2022, nelle isole ecologiche, sono state conferite circa 4mila tonnellate di rifiuti differenziati che contribuivano allo sconto (carta, vetro e plastica), cioè il 4 % del totale. Vuol dire che anche se chi portava la differenziata nelle isole ecologiche per avere lo sconto smettesse di farlo e, per assurdo, quei rifiuti non li gettasse correttamente nei bidoni sotto casa, la percentuale di differenziata diminuirebbe del 4 %. Se tutto funzionerà per il verso giusto, invece, la percentuale resterà invariata.

Diminuiranno gli accessi alle isole ecologiche, che però potranno continuare a funzionare per raccogliere rifiuti speciali, ingombranti o anche differenziati, se qualcuno volesse liberarsene in giorni diversi da quelli previsti dal porta a porta.