L’assessore Barbagallo: “Egidio Bernava è il sovrintendente. Scioglierò il Cda nei prossimi giorni”

Egidio Bernava è la mia scelta, la ritengo la più coerente e la migliore e gli auguro buon lavoro”.

Il Cda del Vittorio Emanuele aveva perso fin troppo tempo, tra beghe interne e fazioni, nella scelta del successore di Antonino Saija, dimessosi a maggio dal ruolo di sovrintendente. La palla, la scorsa settimana, proprio in virtù dei ritardi andati oltre la scadenza del 1 luglio per la nomina, è passata all’assessore regionale Anthony Barbagallo. L’esponente della giunta Crocetta, dopo aver valutato i due curricula che il presidente Puglisi gli ha trasmesso nei giorni scorsi, (leggi qui), non ha perso tempo, consapevole della necessità di ricoprire un ruolo chiave per l’attività dell’Ente.

La scelta è caduta su Egidio Bernava, uno dei due nomi selezionati dal Cda da una rosa di 20 candidati che entro il 9 giugno avevano risposto alla manifestazione d’interesse. Per Bernava peraltro è un ritorno al Vittorio Emanuele, avendo già ricoperto la carica di Presidente.

L’assessore ha firmato il provvedimento nel primo pomeriggio e lunedì sarà trasmesso all’Ente. Successivamente Bernava si potrà insediare.

Ma c’è di più, perché l’assessore applicherà anche quanto previsto dalla normativa sui tagli ai Cda e che ne dispone la riduzione.

Nei prossimi giorni firmerò il decreto di scioglimento del Cda e la riduzione a 3 componenti- spiega ancora Barbagallo- La norma regionale prevede che i componenti siano 3, attualmente sono 6 quindi ne disporrò lo scioglimento per poi procedere con la nomina del nuovo Cda con l’iter previsto dalla legge”.

Il “destino” quindi dell’attuale Cda, composto da Daniele Macris, Laura Pulejo, Carmelo Altomonte, Giovanni Moschella e Giovanni Giacoppo (Totò D’Urso si è dimesso a fine maggio) è quindi lo scioglimento in vista di una successiva procedura.

Ma Barbagallo, a differenza dei suoi predecessori che poco o nulla sapevano di quanto accadeva al Vittorio Emanuele, è consapevole anche delle criticità legate ai bilanci dell’Ente.

“Stiamo valutando con i dirigenti dell’assessorato e con i revisori dei conti, la situazione è attenzionata ma escludo al momento un commissariamento ad acta”.

Più probabile invece che arrivi al Vittorio un “super dirigente”, una sorta di direttore amministrativo (figura che manca da tempo all’Ente), per porre mano alla strumentazione contabile, al momento in alto mare nonostante le dichiarazioni dell’ormai ex sovrintendente di pieno ottimismo.

Del consuntivo 2015 non c’è traccia (nonostante Saija sia rimasto in carica fino al 1 giugno proprio per predisporlo), il previsionale 2016-2017 è stato bocciato dai revisori dei conti che nel frattempo hanno trasmesso alla Corte dei conti gli atti che comportano debiti fuori bilancio per circa 500 mila euro.

Insomma, di lavoro al Vittorio Emanuele, al di là di una programmazione che attualmente si è dovuta necessariamente fermare, ce n’è tanto.

Rosaria Brancato