cronaca

Traffico di influenze, slitta processo Barrile mentre Roma lavora alla riforma del reato

MESSINA – La prima udienza era prevista ieri mattina ma è stato rinviato al prossimo 8 marzo il processo d’appello bis per l’ex presidente del Consiglio comunale di Messina Emilia Barrile, arrestata nel 2018 dopo l’inchiesta Terzo Livello sulla gestione di alcune vicende amministrative e affaristiche durante la sindacatura di Renato Accorinti. A chiedere il rinvio è stato il Procuratore generale. L’esponente politica era presente, ieri mattina, a Palazzo Piacentini, per seguire il processo personalmente, come ha fatto per le udienze di primo grado (nella foto, un momento delle udienze in Tribunale, col suo difensore l’avvocato Salvatore Silvestro)

La Corte d’Appello dovrà riesaminare il caso per lei, l’ex direttore Amam Daniele De Almagro e altri tre. La Corte di Cassazione a marzo scorso ha cancellato il verdetto emesso dai giudici di secondo grado messinesi a dicembre 2020, cancellando in particolare definitivamente l’accusa di associazione a delinquere. Resta però in piedi una ipotesi residuale di traffico di influenze, oggi sul tavolo dei giudici di secondo grado. Si tratta di tre episodi di traffico di influenze e una turbativa d’asta all’Amam.

Il traffico di influenze, verso la cancellazione del reato?

Il verdetto definitivo è molto atteso anche al di fuori dei confini messinesi. Il processo è stato uno dei primi celebrati in Italia per l‘accusa di traffico di influenze, contestate all’esponente del civico consesso, eletta nel 2013 con un gran numero di voti e passata dal Pd a Forza Italia. Gli investigatori portarono alla luce i retroscena di una serie di passaggi consumati mentre esercitava il suo ruolo politico a Palazzo Zanca. Oggi il reato di traffico di influenze è al centro di una generale rielaborazione e proprio ieri si è aperto al Ministero della Giustizia il tavolo per la revisione dei reati di traffico di influenze illecite e abuso d’ufficio. Così come formulato, ha affermato più volte il ministro Carlo Nordio, non funziona.

Un processo da rifare

Il processo di secondo grado ora è da rifare per la Barrile, condannata a 3 anni e 4 mesi; per il braccio destro Marco Ardizzone (4 anni), Giovanni Luciano (1 anno) e De Almagro, condannato a 3 mesi in appello a Messina nel 2020. Impegnati nelle difese gli avvocati Salvatore Silvestro, Alessandro Billè e Carlo Autru Ryolo.