Terzo livello, processo da rifare per Emilia Barrile. Ma per la Cassazione la "lobby" non c'è

Terzo livello, processo da rifare per Emilia Barrile. Ma per la Cassazione la “lobby” non c’è

Alessandra Serio

Terzo livello, processo da rifare per Emilia Barrile. Ma per la Cassazione la “lobby” non c’è

Tag:

mercoledì 02 Marzo 2022 - 23:08

Cassata l'accusa di associazione a delinquere per l'ex presidente del consiglio comunale di Messina, Emilia Barrile. Da rifare il processo per traffico di influenze

Cade l’accusa di associazione per delinquere e il resto delle condanne sono da rivedere. Ha deciso la Corte di Cassazione alla fine del processo Terzo Livello, l’inchiesta della Dda di Messina sulla gestione di alcune vicende da parte della ex presidente del consiglio comunale di Messina Emilia Barrile. La Suprema Corte ha chiesto ai giudici d’appello di rifare il processo, tenendo conto dei rilievi. Il più grosso è appunto quello relativo all’accusa di associazione, definitivamente esclusa.

Adesso la parola torna ai giudici di secondo grado, che possono comunque decidere autonomamente, ma certamente rispetto alla precedente sentenza, il quadro accusatorio è parecchio ridimensionato. La Corte d’Appello di Messina a dicembre 2020 aveva deciso per lei la condanna a 3 anni e 4 mesi, contro gli 8 anni stabiliti in primo grado. Le altre condanne erano state: 4 anni per Marco Ardizzone, 1 anno e 8 mesi per Giovanni Luciano, 1 anno e 3 mesi per Daniele De Almagro, ex direttore Amam; un anno e mezzo per Elio Cordaro, Michele Adige, Vincenza Merlino, infine Sonia, Teresa e Stefania Pergolizzi (pena sospesa per tutti). Due anni e 8 mesi la condanna per il costruttore Vincenzo Pergolizzi. Soltanto nel caso dei Pergolizzi la Suprema Corte ha rigettato i ricorsi, rendendo definitive le condanne. Riparte dal primo grado, invece, il processo per l’imprenditore Tony Fiorino, per un difetto di notifica.

Il processo è stato uno dei primi celebrati in Italia per l‘accusa di traffico di influenze, contestate all’esponente del civico consesso, eletta nel 2013 con un gran numero di voti e passata dal Pd a Forza Italia. Gli investigatori portarono alla luce i retroscena di una serie di passaggi consumati mentre esercitava il suo ruolo politico a Palazzo Zanca.

Il commento del legale

“E’ triste constatare che nonostante sin dall’inizio del procedimento era stata evidenziata l’insussistenza degli addebiti e l’irrilevanza penale dei comportamenti posti in essere dalla mia assistita, che ha subito oltre due anni e due mesi di privazione della libertà, solo oggi finalmente i Giudici di Legittimità hanno messo la parola fine. Spero che questa esperienza possa evitare per il futuro procedimenti che come questo, fondati su aprioristici giudizi e non su fatti e comportamenti concreti”, dice l’avvocato Salvatore Silvestro, difensore della Barrlie sin dall’inizio.

Impegnati nelle difese anche gli avvocati Nunzio Rosso, Carlo Zappalà, Tommaso Autru Ryolo. Carmelo Scillia, Isabella Barone, Alberto Gullino, Valentino Gullino, Alessandro Billè, Massimo Rizzo, Antonio Paratore.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007