sanità

Neonato morto sulla A20: “Inconcepibile che il trasporto debba avvenire con auto propria”

Nino Bartolotta

MESSINA – La riapertura del punto nascita di Sant’Agata di Militello nel “più breve tempo possibile”, ma anche la necessità di “assicurare il servizio di trasporto assistito materno (Stam) che consenta il trasporto o il trasferimento in emergenza di una paziente con gravidanza a rischio, nonché il servizio di trasporto in sicurezza di un neonato che necessita di cure intensive presso una struttura di livello superiore”. L’appello è del segretario provinciale del Partito Democratico, Nino Bartolotta, e arriva a quasi una settimana dalla tragedia del neonato morto sull’autostrada A20.

“Ho ritenuto opportuno intervenire solo adesso – spiega Bartolotta – in quanto ritengo che la grave perdita di una vita umana, oltre a rappresentare una ingiustificabile sconfitta per la politica a prescindere dall’appartenenza di ognuno di noi, meriti intanto cordoglio per la famiglia e silenzio”.

Bartolotta evidenzia che l’area metropolitana di Messina, nelle aree sprovviste di un “punto nascita” come quella dei Nebrodi, necessiti di un’adeguata organizzazione della rete ospedaliera regionale che privilegi i centri di assistenza perinatale e che, quale azione a tutela della salute della mamma e del neonato, sia in grado di seguire tutto il periodo della gravidanza, anche mediante il coinvolgimento delle Unità di Ostetricia e Ginecologia, di Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale.

“Serve un modello efficiente – insiste il segretario del Pd – che preveda che l’assistenza di maggiore complessità si concentri in “centri di eccellenza” operando in collegamento bidirezionale con i presidi sanitari o ospedalieri territoriali e che sia pianificato un adeguato sistema di trasporto della madre e del neonato nei casi in cui situazioni di rischio o di emergenza impongano il trasferimento dal presidio sanitario locale in strutture in grado di gestire adeguatamente tali condizioni”.

Per il Partito Democratico di Messina è importante elaborare una procedura condivisa tra i centri Hub e i presidi sanitari locali e territoriali, in cui si definiscano l’organizzazione del Servizio di Trasporto Neonatale d’Emergenza (Sten) e assistito materno (Stam), le responsabilità degli operatori sanitari coinvolti, le modalità di comunicazione, l’utilizzo e l’attivazione, le attrezzature e i presidi utilizzati e le modalità di controllo degli stessi.

“Il funzionamento adeguato ed efficiente del trasporto in emergenza di madre o bambino – conclude Nino Bartolotta – deve essere comunque assicurato. È inconcepibile che ad oggi, il trasporto possa o debba ancora avvenire con una automobile propria!”.