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Tram a Messina, l’Atm risponde alla Uil: “Binario singolo solo per 745 metri”

MESSINA – L’Atm risponde in maniera dura e netta all’attacco ricevuto da parte della Uil, che aveva definito “una bestemmia” la scelta di passare al binario unico in alcune parti della città, nel nuovo progetto della linea tramviaria. L’azienda utilizza in apertura del documento diffuso ieri pomeriggio toni duri: “Non ci interessa ironizzare sul pressapochismo che certi rappresentanti dei lavoratori prestati alla contrapposizione politica intendono portare avanti, anche perché francamente c’è poco da sorridere se il livello del dibattito è quello che ci viene proposto. Lasciando ad altri certe definizioni quali bestemmia, termine peraltro piuttosto sgradevole, dire che la linea tramviaria passa a binario unico riflette una certa ignoranza (nel senso che si ignora o si vuole ignorare) il reale contenuto delle scelte dell’Amministrazione Comunale e dell’Atm”.

A binario unico solo il 10% del tracciato

“Orbene i tratti a binario singolo”, spiega Atm nella nota, “con evidente reale e concreto beneficio per l’economia e la vivibilità di zone importanti della città (oltre che di sicurezza), che tanto preoccupano l’attenta sigla sindacale sono di soli 745 metri: ovvero poco meno del 10%”. L’attacco alla Uil, inoltre, passa dalle condizioni del parco rotabile “ereditato” dall’attuale Atm, che quindi chiede ironicamente al sindacato dove fosse in passato.

“Spostare una linea tranviaria, per chi è abituato a trattare solo di tessere e diritti dei singoli, può sembrare qualcosa di elementare”, si legge all’interno del documento. “Tali modifiche richiedono studi, tavoli di confronto, pianificazione ed una struttura urbana e socio-economica in grado di affrontare sconvolgimenti paragonabili a quanto si è dovuto affrontare alla fine degli anni 90 per la realizzazione dell’attuale infrastruttura. L’Amministrazione Comunale, anche qui dopo anni di inerzia, ha avviato e concluso il percorso per la prima stesura del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile: sarebbe interessante conoscere quali proposte concrete sono state consegnate dalla Uil, e per essa dal segretario Barresi, ai tavoli di confronto organizzati e coordinati dall’Assessore Mondello”.

900mila euro per l’infomobilità

I vertici di Atm, infine, specificano di aver sbloccato “dopo anni di inerzia i finanziamenti della Cura del ferro, appaltato la progettazione per gli interventi puntuali di miglioramento dell’armamento, progettato e richiesto l’ammissione a finanziamento per il quale si attende il decreto di 900mila euro della Regione da investire sull’infomobilità”. L’azienda, in chiusura, invita al dialogo e al confronto la cittadinanza, le associazioni e i sindacati, al fine di evitare scontri e preferendo “il costruire al demolire a ogni costo”.