Uil Messina: "Il tram a binario unico è una bestemmia"

Uil Messina: “Il tram a binario unico è una bestemmia”

Redazione

Uil Messina: “Il tram a binario unico è una bestemmia”

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martedì 21 Settembre 2021 - 07:00

Per il segretario Barresi il restyling della tramvia è un passo indietro e non una miglioria

“Non ci interessa ironizzare sul progetto originario che vedeva nel programma elettorale del sindaco De Luca la realizzazione della monorotaia sopraelevata, poi tristemente abbandonato – dichiara Michele Barresi segretario Uiltrasporti Messina – ma se da un lato si dichiara di voler cambiare il volto di Messina, invertendo la rotta rispetto all’uso dell’auto privata e incentivando il trasporto pubblico e si annuncia addirittura la volontà di pedonalizzare da Villa Dante a Piazza Cairoli, dall’altro non si può immaginare di passare la linea tranviaria da doppio a semplice binario.

Forse si è tornati indietro sul progetto del tram “volante” per non gettare al vento 25 milioni che erano da anni già stanziati nella “cura del ferro” dell’epoca del Ministro Delrio, programmati e finanziati tra il 2016 e il 2017, per restyling di vetture e nuova infrastruttura, ma perché impiegarli per “ridimensionare” il servizio tranviario e non rilanciarlo realmente? La modifica del percorso del tram, che in alcuni punti come Provinciale e cortina del porto verrebbe ridotto a binario unico, va in direzione opposta a quel potenziamento del trasporto pubblico che si annuncia.

Di fatto si fa fare un passo indietro al trasporto pubblico – continua Barresi – riducendo capacità di trasporto della linea ad un solo binario, forse per “favorire” il commercio ma col risultato di incentivare il trasporto su mezzo privato che vede Messina tra le città più caotiche d’Italia. Passare anche per brevi tratte da doppio binario a binario unico – conclude Barresi – com’è chiaro anche ai profani della materia, vuol dire far fare al tram un passo indietro in termini di velocità di percorrenza, ma soprattutto penalizzarlo nella gestione del servizio.

Oggi nelle grandi città si moltiplicano le linee di tram e metropolitane, se ne costruiscono di muove, mentre a Messina si toglie un binario dicendo di voler scommettere sul servizio pubblico. Se davvero l’intento è quello di cambiare il volto della città si dovrebbe avere il coraggio di spostare il percorso del tram da quelle zone che si vogliono restituire alla fruizione dei cittadini.

Con progetti di questo tipo non si raggiunge l’obiettivo e si finisce solo per ridimensionare il servizio, lasciando comunque quelle cesoie che limitano l’affaccio a mare o strozzano la viabilità in alcuni punti della città.

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14 commenti

  1. Una volta tanto sono d’accordo con il segretario. Di per sé, per come è strutturato il servizio tram non ha l’efficacia e valenza che dovrebbe avere. I progetti presentati sono interessanti e belli ma solo esteticamente perché si incentiva il parcheggio selvaggio lungo il percorso del tram come già ampiamente succede a Provinciale. Ben altre sono le situazioni da attuare, in primis rivedere il tracciato e porre lungo il tracciato delle comunicazioni tra i binari al fine di non interrompere totalmente la circolazione in caso di guasti o anormalità.

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  2. Lasciate i progetti politici alla politica ed impegnatevi molto ma molto di piu’ nella tutela dei diritti dei lavoratori, e’ questo il compito dei sindacato; possibile che non vi rendiate conto della deriva che sta prendendo il sindacato in questo lungo periodo? Tutela del lavoratore no politica d’opposizione, la politica ai politicanti.

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  3. La “bestemmia” mi sembra essere solo pensare alla possibilità di spostare i binari in altro sito stradale. Considerazione folle!!!!!
    L’idea di ridurre ad unico binario alcuni tratti, per restituire territorio alla città mi sembra invece molto intelligente, visto che Messina in realtà, rispetto alle grandi città (vedi Catania, Palermo) si attraversa anche in pochi minuti. Per no parlare poi del Viale o di Privinciale che sono stati letteralmente invasi dalla struttura del Tram che risulta realizzato completamente fuori scala!!!!! Ricordo infine che Piazza Cairoli, dopo la realizzazione del Tram, è stata giudicata da una rivista di Architettura internazionale tra le 3 piazze più brutte d’Italia!!!!

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  4. Barresi oltre Messina non avrà visto nessun’altra città. Il tram su binario unico è realtà da tanti anni in diverse città d’Europa. Sul binario unico i tram viaggiano a senso unico alternato. In fondo anche con il passaggio di un tram ogni 5 minuti si può usare un unico binario ove possibile, cioè dove c’è una lunga visuale che permette all’autista di un tram di vedere l’altro. Oppure con una semplice regolazione semaforica.

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  5. Basti ricordare che questa gestione è la medesima che pretendeva di realizzare per i bus a Massina un interscambio a pettine con 100 fermate in 100 minuti.
    Neanche a Tokyo.

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  6. Il tram a binario unico non favorisce di sicuro il commercio a dettaglio che ormai è in crisi in tutta Italia sia per via dellla grande distribuzione che per la vendita online…a messina va anche sommato il fattore dell’elevato spopolamento. Dall’altro nel 2022 la sola idea di voler trasformare una linea da doppio binario a singola è più ridicola del tram volante del giullare che occupa palazzo zanca.

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  7. In diversi hanno parlato del tram a binario unico nelle grandi città. Prima di scrivere bisogna sapere di cosa si parla. Basta andare a Torino o Roma per vedere che il concetto di binario unico è lontano da quello espresso da alcuni lettori. E quindi in queste città il binario è unico ma nel senso di unico senso di marcia. Per cui esiste un binario unico in una direzione e un binario unica per la direzione opposta.

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    1. A Torino non esiste alcun tram a Binario Unico … infatti funziona ottimanente per quello … tra l’altro anche con le stesse vetture del tram di Messina.
      Sempre a Torino stanno progettando una nuova linea tranviaria, il 12, ed udite udite a doppio binario.

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  8. Ad Amsterdam in gran parte delle vie del centro, i binari dei tram sono unici, il tram li percorre a senso unico alternato. Così la linea ferrata occupa meno spazio.

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  9. Messina non aveva bisogno del tram; gia’ non disponeva di strade larghissime; non si sviluppa equamente in tutte le direzioni, ma solo da sud a nord; quindi bastava elettrificare ed usare i filobus col pantografo, dedicare loro una corsia con cadenza ogni 4 minuti e sequestrare per 6 mesi le eventuali macchine parcheggiate ad ostruire il percorso per sorseggiare aperitivi. Invece si e’ voluto sventrare una citta’ senza ottenere in cambio un servizio decente ed una diminuzione di tempi di percorrenza.

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    1. Premesso che per ovvi motivi i filobus non hanno il pantografo … hanno l’asta di captazione (ok tecnicismi :D)
      Per parlare di numeri un moderno filobus : https://www.autobusweb.com/filobus-equicity-24-metri-van-hool-linz/
      Il tram detto terra terrane trasporta più gente…quindi…

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  10. Scusatemi quindi non si farà più il tram volante con fermata al gran casinò Municipale …? Che tragedia. Già pregustavo la vista di Messina dall’alto…. Mi chiedo se qualche boccalone ci avesse effettivamente creduto….in compenso tram ad 1 solo binario… Evvai.. questo è il futuro…

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  11. Visti gli importi disponibili, perchè non si attiva un sistema semaforico che privilegi sempre il tram, vale a dire semafori che vengono disposti al verde a distanza dal passaggio del tram, come i passaggi a livello dei treni che si chiudono a distanza all’approssimarsi del treno. Questo ridurrebbe di molto i tempi di percorrenza ed il tram avrebbe una marcia privilegiata.
    Tutti i semafori negli incroci di Messina sono regolati per incasinare la circolazione auto. Si sta fermi con il rosso anche quando il tram non c’è ormai da anni; purtroppo ci sono sempre le persone sbagliate al posto sbagliato.

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    1. A cominciare dal Primo zampognaro

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