Politica

Viva l’Italia liberata: il 25 aprile data simbolo di democrazia per tutti gli italiani

Buona Liberazione, care lettrici e cari lettori di Tempostretto. Buon 25 aprile, ricordando che la Liberazione, con l’Italia finalmente liberata dal nazifascismo, è il nostro evento fondativo. In quel giorno del 25 aprile 1945 – con l’insurrezione generale, la riconquista delle città del nord e poi la resa dei tedeschi il 29 aprile – si sono poste le basi perché si costruisse la nostra “casa” comune attraverso la Carta costituzionale, entrata in vigore il primo gennaio 1948. In questa “casa” di libertà e democrazia, nonostante i tanti passi falsi e i tanti momenti oscuri della storia repubblicana, e le molte contraddizioni, c’è spazio per tutti coloro che accettano i valori costituzionali e democratici.

Scusate se esprimo concetti che dovrebbero essere ovvi. Ma, a volte, occorre ribadire ciò che in teoria sarebbe scontato, auspicando di poter “vivere in un Paese in cui buongiorno vuol dire veramente buongiorno”, per citare “Miracolo a Milano” di Vittorio De Sica e dalla penna di Cesare Zavattini.

Il 25 aprile è la festa di tutte e tutti a prescindere dall’orientamento politico. Degli italiani di sinistra, di centro, di destra e centrodestra, purché si tratti di una destra che si riconosca nell’antifascismo. Il 25 aprile come festa dei cosiddetti moderati e dei cosiddetti progressisti, dei centristi e dei conservatori. È la nostra festa fondativa. Festa degli italiani del sud e del nord. E degli italiani di nuova generazione, qualunque sia la loro provenienza, e di tutti coloro che si trovano nel nostro Paese.

Il 25 aprile sinonimo di libertà

La Liberazione è il nostro 14 luglio, il nostro 4 luglio, se facciamo un parallelo con due date fondamentali per i francesi e gli statunitensi. Così ricordiamo il 25 aprile per evocare valori e obiettivi mai definitivi ma, anzi, sempre da raggiungere, da conquistare giorno per giorno. Il 25 aprile ci ricorda che, ogni giorno, dobbiamo tendere ad abbattere le barriere tra nord e sud, a contrastare le ingiustizie sociali, le diseguaglianze, i soprusi.

Il 25 aprile è storia, politica, letteratura, cinema, per rivivere ed elaborare momenti fondamentali. Il 25 aprile è sinonimo di libertà e, per l’occasione, ricordiamo le parole (“rubiamo” da Wikipedia) di un padre costituente, Piero Calamandrei: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.

Buona festa della Liberazione e viva la democrazia non come meta acquisita, una volta per tutte, ma a cui tendere sempre. Come traguardo e impegno quotidiano.

Nella foto un momento dell’esercitazione 2023, in piazza Unione Europea, in vista del 25 aprile.