Reggio. 25 aprile, la tradizionale cerimonia di omaggio alla Stele del partigiano

Reggio. 25 aprile, la tradizionale cerimonia di omaggio alla Stele del partigiano

Redazione

Reggio. 25 aprile, la tradizionale cerimonia di omaggio alla Stele del partigiano

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lunedì 24 Aprile 2023 - 15:06

Alla cerimonia, alla villa comunale, prenderanno parte i rappresentanti delle associazioni e delle forze sindacali che hanno composto il Comitato organizzatore

REGGIO CALABRIA – Domani, in occasione della Festa del 25 aprile, alle ore 11.00 si terrà la tradizionale cerimonia con l’omaggio delle istituzioni cittadine alla Stele del partigiano presso la Villa Comunale Umberto I. Saranno presenti nell’occasione, e conferiranno un omaggio floreale a cura delle rispettive amministrazioni, il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana, Carmelo Versace, ed il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.

Alla cerimonia prenderanno parte i rappresentanti delle associazioni e delle forze sindacali che hanno composto il Comitato organizzatore. L’iniziativa sarà arricchita dalla presenza di uno dei più noti intellettuali e giornalisti italiani, Raniero La Valle, già parlamentare della Repubblica, giudice presso il Tribunale Permanente dei Popoli, che svolgerà il suo intervento sul tema “Dalla Liberazione dal nazifascismo e dalla guerra al ripudio della guerra sancito dalla Costituzione della Repubblica”. Mentre, sono numerosi i messaggi da parte di rappresentanti istituzionali, associazioni e sindacati. A partire dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.

“Le libertà, la democrazia e la solidarietà hanno radici profonde nella ‘Festa della Liberazione’ dal nazifascismo, che ricorda una pagina fondamentale della nostra storia, – dichiara il presidente del Consiglio regionale – allorquando si sprigionarono le energie positive che consentirono la rigenerazione nazionale. E si ebbe l’affermazione, grazie al coraggio di uomini e donne che hanno pagato prezzi altissimi, della democrazia e dello Stato di diritto”. “A quelle istanze etiche e a quei valori compendiati nella Carta Costituzionale – aggiunge Mancuso – occorre sempre fare riferimento, soprattutto in un contesto geopolitico internazionale attraversato da pulsioni totalitarie e offuscato, in Europa, dall’aggressione della Russa al popolo ucraino. L’impegno a cui oggi siamo chiamati, ciascuno per la propria responsabilità, è dare concretezza ed effettiva agibilità ai diritti costituzionali dei cittadini su tutto il territorio nazionale, per incrementare la coesione sociale e la fiducia nelle Istituzioni”.

Per la Cgil Calabria il 25 aprile è resistenza, lavoro e speranza per il sud

“Oggi più che mai è, non solo doveroso, ma anche necessario commemorare il 25 aprile. L’ anniversario della Liberazione del nostro Paese, il sacrificio di quanti sono stati impegnati nella Resistenza, sono parte integrante della storia italiana e dei principi cardine della Costituzione“. E’ quanto si legge in una nota della segreteria regionale della Cgil Calabria. “I tentativi di svilirne il significato da parte del centrodestra – prosegue il sindacato – i continui tentativi di revisionismo storico, sono campanelli di allarme che si affiancano a provvedimenti del governo che sembrano volere riportare l’Italia indietro. È importante allora più che mai che questo sia un 25 aprile di resistenza, antifascismo e valorizzazione della nostra Carta Costituzionale.

Ma anche un 25 aprile di pace e libertà, di speranza per il Sud e per il lavoro. Ecco perché ribadiamo la nostra opposizione all’autonomia differenziata, un disegno che mina alle fondamenta l’unità del Paese riducendolo ad un assembramento di ‘statarelli’ e lasciando indietro il Sud. Su temi come la sanità, la scuola, i trasporti si creerebbe una secessione di fatto, veri e propri strappi e un impoverimento progressivo dei territori che porterebbe ad un aumento dell’emigrazione e dello spopolamento premiando chi ha maggiori risorse”.

“A proposito dell’idea di Paese che il governo cerca di propinare – afferma la Cgil – non possiamo non stigmatizzare come lo stesso vocabolo sia sempre meno usato dal centrodestra a favore di termini privilegiati dal Ventennio come quello di ‘nazione’, nel nome del quale il ministro dell’Agricoltura parla dell’immigrazione come un tentativo di ‘sostituzione etnica’”. “Noi che in Calabria abbiamo vissuto la tragedia di Cutro – conclude la nota – non possiamo che inorridire di fronte all’idea stessa e all’uso di termini propri della cultura nazista, intrisi di razzismo e logiche lontane dalle fondamenta del nostro Paese. Ecco perché come Cgil riteniamo che ci sia la necessità di una lotta antifascista quotidiana, a favore di un Paese democratico, unito e accogliente, basato su un lavoro governato da logiche sane. Che sia 25 aprile sempre!”.

Un commento

  1. Perché non si rende omaggio anche ai caduti di Salò, d’altronde anche loro hanno combattuto per l’italia, tanti ragazzi giovanissimi che hanno creduto in un ideale, indipendentemente che fosse giusto o sbagliato.

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