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Accesso al mare negato a Torre Faro. Sanò: “Dopo un anno tutto fermo”

È trascorso più di un anno dal sopralluogo, avvenuto la mattina del 7 giugno del 2017 alla presenza del sottoscritto, dell’assessore alle Politiche del mare Sebastiano Pino, degli uomini della Capitaneria di Porto, i Primi Marescialli Carlo Pagliaro e Tommaso Baluci e di uno dei proprietari dei terreni incriminati per aver impedito l’accesso al mare di via Torre Bianca.

Rendere fruibili gli accessi

L’obiettivo del sopralluogo prevedeva l’individuazione degli accessi già esistenti, la formalizzazione della volontà, da parte del generoso proprietario, di donare al Comune di Messina una piccola porzione del proprio terreno e l’impegno dell’esponente della giunta Accorinti a renderli tutti fruibili in sicurezza, soprattutto  ad anziani e disabili, oggi tristemente discriminati dallo stato dei luoghi.

Il proprietario, dopo essersi reso conto dell’esistenza di ben quattro varchi, si era dichiarato disponibile, comunque, a cedere una piccola porzione del proprio territorio, ma solo dopo l’intervento di ripristino degli attuali accessi ad opera del Comune di Messina, che ad oggi non è mai avvenuto. In quell’occasione, insieme all’assessore Pino e agli uomini della Capitaneria di Porto, proseguendo il loro sopralluogo, si era individuato un altro possibile varco da rendere nuovamente disponibile alla collettività, come previsto dal PUDM (piano utilizzo demanio marittimo).

Misurarsi con la realtà

Oggi come allora, sono convinto che, purtroppo, sia necessario operare un distinguo tra il piano ideale ed il piano reale.

Idealmente ho sempre sognato che l’affaccio al mare di tutta la costa, e non solo di quel piccolo tratto, venisse riconsegnato ai cittadini, creando punti panoramici e zone attrezzate dove compiere attività ricreative e sportive, come proposto anche in occasione del P.I.C.O. all’assessore Sergio De Cola e come mi sento di riproporre alla nuova Amministrazione.

La triste realtà, invece, mi impone, in questo frangente, di auspicare un intervento dell’Amministrazione Comunale, che liberi e renda facilmente accessibili i passaggi esistenti e previsti dal PUDM, dando la possibilità anche a chi è affetto da patologie che non consentono una corretta deambulazione, di godere dell’ultimo bene non tassato, il mare e chissà che un giorno i sogni non possano diventare realtà, e in luogo di recinzioni e manufatti abusivi, possa sorgere uno dei più bei punti panoramici della città.

Con la speranza, che la situazione possa essere presa a cuore dalla nuova giunta e, soprattutto, portata a compimento, porgo cordiali e fiduciosi saluti

Giuseppe Sanò

guarda qui il video di Tempostretto sul mare negato