Cronaca

Acqualadrone, 3 mesi dopo la mareggiata: cos’è stato fatto e quanto ancora c’è da fare VIDEO

di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico

MESSINA – Sono passati tre mesi e mezzo dalla mareggiata che ha creato non pochi disagi ai villaggi della costa tirrenica della VI municipalità. Su tutti, è stato Acqualadrone ad avere avuto i problemi maggiori e si è subito intervenuti per risolvere la situazione, sbloccando l’autobus impantanato e liberando la strada, invasa dall’acqua ormai arrivata fin dentro le cose. Oggi la situazione è diversa. Un muretto di poco meno di un metro è stato sistemato a ridosso della strada, a pochi metri da alcuni massi posizionati invece in spiaggia, per impedire al mare, in caso di nuova mareggiata, di raggiungere le case.

“Abbiamo avuto un aiuto massiccio”

Uno dei cittadini, Giuseppe Smedile, è stato quasi un portavoce per il villaggio e oggi ringrazia gli assessori Minutoli e Caminiti, oltre all’amministrazione, per quanto fatto fin qui: “Abbiamo avuto un aiuto massiccio. A novembre avevamo sabbia, detriti, il mare dentro casa. Oggi abbiamo un muretto di contenimento e i massi qui. C’è ancora tanto da fare”. Qualche criticità ad Acqualadrone resta. Il muro di contenimento, ad esempio, copre soltanto un primo tratto del villaggio mentre dall’altra parte sono stati sistemati dei dissuasori in cemento che appaiono come una soluzione provvisoria.

Alcuni problemi tra liquami e cartelli stradali

Resta il problema dei massi a diversi metri dalla riva, in attesa di ripascimento e interventi anche in acqua. In spiaggia, inoltre, campeggia ancora un tubo abbastanza evidente che porta fino a riva l’acqua piovana, ma che sporge vistosamente e potrebbe rappresentare un problema per bagnanti e per la sicurezza dei bambini, come ci segnala lo stesso Smedile. E ancora un altro problema alla “fine” di Acqualadrone, già segnalato all’Amam, secondo quanto ci dice Smedile: “C’era lo sversamento di liquami fino al mare. Abbiamo segnalato e hanno subito sistemato anche i tombini. Ma periodicamente, ogni 15 o 20 giorni, è come se il flusso di liquami sia talmente grande da fuoriuscire”.

Smedile prosegue segnalando problemi di strade e cartelli stradali. Ci sono un paio di divieti d’accesso “sbiaditi”, ad esempio, che vengono ignorati quotidianamente dai guidatori e le viuzze di Acqualadrone finiscono per restare bloccate dalle auto. E infine il problema più volte segnalato all’imbocco sulla SS113. Alberi e piante bloccano la visuale a chi, uscendo dal villaggio, vuole percorre la strada verso Messina, svoltando a sinistra. E così spesso si registrano incidenti, finora per fortuna non gravi. Su una strada, tra l’altro, in cui gli abitanti si impegnano spesso a spostare i massi che scivolano sulla carreggiata dalla montagna.