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Covid, parla Alagna: “Vaccini sicuri, monitoraggio attivo”. Appello a medici di base

Ancora tante paure rispetto al vaccino Astrazeneca e molte rinunce da parte di chi potrebbe vaccinarsi. Ne abbiamo parlato col direttore sanitario Asp di Messina Bernardo Alagna che spiega perché non bisogna avere paura.

Lo dicono i numeri: su 3 mila vaccinati al giorno nel messinese, sin qui solo 2 sono i casi sospetti di decessi legati ai vaccini. Il tasso di mortalità del Covid è ancora molo più alto. Le reazioni avverse meno gravi ai vaccini sono di gran lunga inferiori al numero di malati di covid.

Quando si arriva alla vaccinazione, spiega ancora Alagna, i medici presenti analizzano la documentazione medica e analizzano la condizione di salute e i farmaci che assumono i cittadini, per segnalare loro quale vaccino è più adatto.

I casi gravi di reazioni ai sieri sono monitorati dal servizio di Farmacovigilanza. Per l’Asp se ne occupa la dottoressa Zodda, che raccoglie le segnalazioni degli ospedali, degli enti e anche dei semplici cittadini attraverso la mail donatella.zodda@asp.messina.it 

E’ grazie alla farmacovigilanza che in qualche settimana gli enti regolatori hanno calibrato l’uso del vaccino, arrivando adesso a limitarne l’uso sotto i 60 anni e individuando quali patologie tenere d’occhio, e quali esami effettuare per monitorare la fase post vaccinazione, il rischio di trombosi insomma.

Dopo la nota dell’Ema sul possibile legame tra i casi avversi segnalati e il vaccino Astrazeneca, la Regione ha inviato ai dirigenti scolasti una nota chiedendo di informare il personale vaccinato di tenere d’occhio questi effetti: “lividi cutanei (petecchie), mancanza di respiro, mal di testa, visione offuscata, dolore toracico”.

Le stesse indicazioni, o meglio la presenza di patologie o difficoltà di vario genere legate al rischio trombosi e alla coagulazione del sangue, sono valide anche per valutare i rischi prima del vaccino, spiega Alagana.

Chiunque comunque può segnalare eventuali reazioni ai vaccini, contribuendo al monitoraggio, attraverso i format on line dell’Aifa nelle pagine che contengono anche le informazioni generali sui vaccini e compilando il format reperibile sul sito di Vigifarmaco.

Infine i medici di base: sono quelli che conoscono meglio i pazienti e possono quindi orientarli meglio nell’andare alla vaccinazione, spiega Alagana, e sono essenziali anche per restituire un pò di fiducia nei confronti della campagna vaccinale.

Matteo Arrigo e Alessandra Serio