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Cuzzocrea contro tutti su Policlinico e non solo: “Fuori la politica dall’Università” VIDEO

di Alessandra Serio, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

MESSINA – Con una conferenza stampa convocata in tempi stretti non appena il provvedimento regionale è stato firmato, il Rettore Salvatore Cuzzocrea brucia tutti e rivendica a sé il risultato dei 4 milioni di euro che l’assessore regionale Giovanna Volo ha riconosciuto al Policlinico, portando a 90 milioni di euro il budget assegnato all’azienda ospedaliera dell’Università di Messina.

Il budget Policlinico: “Quel tetto di spesa era sbagliato”

“Soprattutto riconoscendo che il tetto di spesa precedentemente assegnato, 70 milioni euro, era frutto di un errore, andando oltre quanto già fatto dal Governo Musumeci che aveva assegnato risorse aggiuntive”, spiega il Magnifico, aprendo così una delle tante “picconate” assestate durante la conferenza stampa alle precedenti governance: “Chi ha fissato quel tetto a 70 milioni di euro ha sbagliato, con quella cifra non si può coprire la pianta organica del Policlinico di Messina. Servono 100 milioni di euro e torneremo a Palermo per raggiungere questo obiettivo, consapevoli del fatto che altre aziende che hanno avuto riconosciuto il budget richiesto non lo hanno poi saputo usare del tutto”, precisa, consapevole del fatto che aumentare le risorse ad un Policlinico vuol dire toglierle, nel calderone regionale, a qualche altra struttura.

La promessa: “Presto operazione verità su false inaugurazioni”

Ma la pianta organica del Policlinico, il giorno dopo il maxi sciopero, non è stato l’unico argomento affrontato da Cuzzocrea, oggi presidente del Crui, l’organismo che raccoglie tutti i rettori d’Italia. E’ stato un Magnifico a ruota libera, quello di oggi, che se aveva sassolini dalla scarpa da togliersi, non ne ha davvero risparmiato alcuno. Dalla vertenza Ep ai cantieri per il nuovo pronto soccorso, passando per il Riviera e annunciando una “operazione verità” su “false inaugurazioni” celebrate in passato.

Il filo rosso del discorso però sono stati i rapporti con la Regione, ed è sulla “mancata approvazione dei piani triennali” e le lungaggini dell’iter per la trasformazione del Policlinico in Irccs che Cuzzocrea ha affondato: “La legge prevede il parere della Regione, che è stata deliberata subito e che doveva essere trasmessa al Ministero della Salute. Per qualche ragione questa trasmissione si è arenata per mesi, poi quando il Rettore ha “sbagliato” volutamente e l’ha trasmessa a Roma, il Ministero ha risposto puntualizzando che deve essere inviata dalla Regione, dove finalmente questa delibera è stata “trovata” e caricata sulla piattaforma”.

“Non posso sperare nella politica fuori dalla sanità, ma fuori dall’Università sì”

Nel braccio di ferro con la burocrazia e la politica e i rapporti con la Regione, Cuzzocrea ha detto la sua anche sul lavori del Policlinico: “La manutenzione ordinaria e straordinaria compete alla Regione, che fino ad ora nulla ha fatto in tal senso. Al Policlinico l’ex assessore Razza su mia insistenza è venuto e si è impegnato, io ho spiegato che i tempi da loro stimati per i lavori non erano compatibili con lo stato delle cose, ci hanno persino detto che erano ripartiti i lavori, poi due giorni dopo però di nuovo tutto fermo. Lì servirà, se dovessero ripartire domani stesso, almeno uno anno e mezzo”. Ma soprattutto, al Policlinico: “Tutto quello che è stato fatto è stato realizzato perché io ho trovato le risorse, con risorse dell’Università e non della Regione”.