Politica

“Dobbiamo recuperare 45 milioni e il primo dovere è pagare i tributi” VIDEO

di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Matteo Arrigo

“Nessun condono. Si parla di stralcio parziale. Le imposte si devono pagare. Si tratta di una misura per sgravare i cittadini della quota di sanzioni e interessi. Siamo un Comune in procedura di riequilibrio e, nello stesso tempo, diamo ai cittadini l’opportunità di usufruire di questa misura in modo automatico, senza opporci, ovvero l’eliminazione di sanzioni e interessi sui debiti fino al 2015 e fino ai mille euro. Una nostra scelta per venire incontro alle persone in questa fase difficile. I cittadini però devono pagare subito le imposte, come è giusto che sia”. Il sindaco di Messina Federico Basile non vuole lasciare aperta alcuna ambiguità: i tributi si pagano. E il Comune deve recuperare, dal 2000 al 2015, 45 milioni di euro, sommando i debiti fino a mille euro.

Evidenzia il sindaco: “L’operazione di recupero è sostenuta dal potenziamento del sistema informatico grazie al lavoro dell’assessore Roberto Cicala (nella foto con il sindaco e il direttore generale Salvo Puccio, n.d.r.). Puntiamo ad avere una banca dati uniforme su tutte le imposte e il cosiddetto cassetto fiscale dei tributi locali, in modo che ognuno posssa entrare con lo spid e verificare la propria posizione. Il nodo Tari? Riguarda una pluralità di situazioni. Chi pensa che, non pagando la spazzatura, possa fare del bene a sé stesso, è fuori strada. Abbiamo vari problemi: dal potenziare la differenziata ai sacchetti per strada lasciati dalla gente. Abbiamo una percentuale d’incasso che va dal 50 al 55 per cento (sono coloro che pagano in regola, entro l’anno, n.d.r.). Ed è davvero un dato basso. Tutti dobbiamo fare il nostro dovere”.