Coronavirus

Ecco come funziona l’app Sicilia siCura. Ma attira o spaventa i turisti? VIDEO

Annunciata in pompa magna dal governatore Musumeci e dall’ex presidente della Protezione civile Bertolaso, l’app destinata ai turisti è subito finita al centro delle polemiche. Non si è ancora capito se sia obbligatoria o meno, non è di facile utilizzo, la fase della registrazione è solo in italiano. Ma, come fatto notare dalla deputata regionale Caronia, entrano in gioco i dati sensibili ed è inoltre più un’app di carattere sanitario che non turitisco. Abbiamo provato ad iscriverci ed in effetti l’unica conseguenza è il collegamento dei nostri dati (compreso il luogo in cui alloggiamo e che intendiamo frequentare) con il sistema sanitario. Di turistico in effetti l’app non ha assolutamente nulla.

I turisti si spaventano

La Sicilia è tra le 3 mete più gettonate in questa estate post-covid (insieme a Toscana e Puglia), sarebbe stato il caso di mettere in campo strategie di comunicazione ben più efficaci che non una semplice registrazione ad una banca dati come durante la Fase 1 e 2. Così i turisti si spaventano, si sentono schedati e sopratutto non conoscono le agevolazioni, le opportunità che l’isola presenta. Se poi il turista non vuole essere geolocalizzato o non è tecnologico o qualcosa non funziona si ritorna al vecchio numero verde ed al call center. Il dubbio è inevitabile: ma perchè chiamare addirittura l’ex capo della protezione civile nazionale Bertolaso per “partorire” un topolino?