Politica

La foga mediatica induce all’errore il sindaco De Luca. VIDEO

Nel corso di una diretta Facebook sulla vicenda TARI, ieri sabato 31 luglio, il sindaco Cateno De Luca ha sostenuto che il segretario cittadino del PD avrebbe pagato Tempostretto per sponsorizzzare su Facebook quella che lui ha definito un’intervista. In realtà si trattava di un articolo che riportava il punto di vista dell’esponente democratico sul Piano Finanziario alla base del proposto aumento della TARI poi bocciato in consiglio comunale.

Le cose non sono andate come dice De Luca

De Luca con i suoi soliti toni ha inteso sbeffeggiare De Domenico e quelli che lui definisce Pidioti, ridottisi a pagare a Tempostretto una modesta cifra, da lui ipotizzata in 15 Euro, per promuovere sul social network le loro dichiarazioni. Non è andata affatto così. De Domenico e il PD non c’entrano nulla. La sponsorizzazione dell’articolo é stata decisa e realizzata in piena autonomia dal nostro giornale e risponde a una strategia di gestione social che viene adottata in presenza di contenuti ai quali si assegna particolare importanza e capacità di generare interazioni. É successo altre volte e succederà ancora. Del resto anche articoli riguardanti l’operato del sindaco De Luca sono stati sponsorizzati e non ci vediamo nulla di male.

Articolo su De Luca sponsorizzato su Facebook

La democrazia prima di tutto

Quello che, invece, ci preoccupa non poco é la deriva che ha fatto assumere al confronto politico il modo di proporsi del sindaco De Luca. Prima di lui la città aveva conosciuto per anni una dialettica politica verbalmente violenta basata sulla demonizzazione dell’ avversario e di chi ha l’ardire di esprimere un’opinione non allineata. A distanza di tre anni dall’insediamento di De Luca possiamo dire che la situazione è ampiamente peggiorata tanto da non risultare più sostenibile. In democrazia il rispetto dell’avversario, le modalità sobrie ed equilibrate con cui si esercita il ruolo istituzionale sono elementi di sostanza e non già di contorno. Sono talmente importanti da oscurare anche i risultati positivi che chi sta al potere riesce a raggiungere. Il veleno dell’offesa, l’abitudine di offrire al pubblico ludibrio le liste dei dissidenti offendono i principi basilari della democrazia, il nostro bene supremo. Per questo auspichiamo che il sindaco modifichi dal profondo il suo stile politico.

Sappiamo, però, e ci dispiace, che questo appello cadrà nel vuoto. L’utilizzo sfrenato ed improprio di Facebook assicura agli occhi del sindaco di Messina la visibilità che considera necessaria per raggiungere l’agognato ruolo di presidente della Regione. E così la polemica, gli attacchi personali, l’offesa della dignità altrui continueranno: De Luca non ne può fare a meno.

Messina ha bisogno di unirsi non di dividersi

Resta solo da sperare che nella nostra città si sviluppino gli anticorpi per difendersi da questo virus. Siamo talmente stremati da una crisi economica che non sembra avere fine, così addolorati nel veder partire i nostri ragazzi che aspireremmo volentieri a stare insieme intorno a un progetto condiviso di sviluppo e di rinascita. Basta personalismi, basta presunti salvatori della patria, vogliamo persone generose, competenti, gentili che abbiano a cuore le sorti di questa nostra bellisima città e non la loro affermazione personale. Le difficoltà si superano solo se si fa leva su ciò che unisce e non certo su ciò che divide. Altrimenti rimarremo confinati in un angolo buio di destino, dal quale non riusciremo a riemergere.