Di Marco Olivieri (intervista video di Carmelo Caspanello, montaggio di Matteo Arrigo)
MESSINA – “Un centrodestra con un buon candidato fa la differenza anche se gliene manca un pezzo”. Ignazio La Russa arriva a Messina e in un’affollata piazza Santa Caterina punta tutto su Fratelli d’Italia e su Maurizio Croce. Dice che Germanà non è stato voluto dalla Lega e che Croce è “un candidato vero, non un avatar”, facendo riferimento alla leadership di Cateno De Luca, che metterebbe in ombra il candidato a sindaco Basile.
Il vicepresidente del Senato definisce Croce “il miglior candidato a sindaco possibile, scelto dalle due forze principali del centrodestra a Messina, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Prima è stato individuato da Forza Italia e noi abbiamo aderito perché è un’ottima candidatura. Non abbiamo capito perché non lo abbia scelto la Lega”.
Con il big del partito, insieme con una folta presenza cittadina e provinciale, la capogruppo all’Ars Elvira Amata, il deputato Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo del partito, Salvo Pogliese, coordinatore della Sicilia orientale di FdI e sindaco di Catania, e la deputata Ella Bucalo.
Ha sottolineato La Russa: “Noi di Fratelli d’Italia siamo sempre per l’unità del centrodestra. A Palermo e Messina abbiamo fatto un passo indietro a favore dei candidati migliori. Mi auguro che in futuro, sia che sia vinca, sia che si perda, il centrodestra rimanga unito. La scelta leghista di Germanà e di Prima l’Italia a Messina di sostenere Basile? Una scelta locale ma Salvini si è impegnato a sostenere i candidati di centrodestra in caso di ballottaggio con la sinistra. In ogni caso, l’onorevole Germanà non è stato voluto dalla Lega. Non da noi”.
Ha precisato il senatore, storico esponente della destra italiana e anche personalità conosciuta a livello mediatico, nato a Paternò nel 1947: “Noi su Germanà non avevamo controindicazioni. Credo che la Lega non abbia voluto Nino Germanà. Mi assumo la responsabilità di quello che dico”.
Per La Russa, “esiste un solo presidente uscente alla Regione, Nello Musumeci, e siamo impegnati in Sicilia per vincere nella coalizione. Croce a Messina non è un avatar, non ha nessuno dietro, è un candidato vero”.
A sua volta Elvira Amata ha definito “Croce un tecnico capace di dare risposte immediate ai problemi. Bisogna tornare alla normalità, senza tensioni eccessive, e noi, prima di scegliere il nostro candidato, abbiamo ascoltato i nostri iscritti nei territori, come è giusto che sia. Fratelli d’Italia è un partito abituato ad ascoltare il territorio, ad ascoltare la gente. Maurizio Croce, con l’esperienza decennale come commissario al dissesto idrogeologico, ha dimostrato capacità, competenza e, soprattutto, velocità e immediatezza per dare risposta a una città che non più attendere. Con la quadra che abbiamo messo insieme, possiamo raggiungere obiettivi importanti”.
“Una scelta fondamentale per superare il declino della città”, è stato sottolineato dalla deputata Ella Bucalo, mentre la presenza del parlamentare Donzelli e il coordinatore della Sicilia Orientale dimostrano la compatezza di un partito che punta al primato in Sicilia e a livello nazionale con leader Giorgia Meloni, elogiata dalla stessa Amata.
A sua volta il candidato sindaco ha rivelato che “senza il sostegno di Fratelli d’Italia non avrebbe accettato perché lo ritengo un partito essenziale per la coalizione e la mia vicinanza con il presidente Musumeci è assoluta: mi ha dato fiducia, come commissario, nel 2017 e non lo tradirei mai. La scelta di Germanà? La scelta di un singolo che legittimamente si era candidato a sindaco. Quando non è stato scelto, ha deciso di prendere la palla e giocare da un’altra parte”, ha dichiarato Croce.
Per Croce, “il centrodestra è compatto e ha una piena unità d’intenti sul piano programmatico. Una perfetta unità d’intenti sui punti principali per la città. Basta odio e paura: Messina ha bisogno di normalità”.
Secondo il responsabile organizzativo, il deputato Donzelli, “qui il candidato migliore è Croce e in autunno voteremo per Musumeci, che non è discussione. SI tratta del predidente uscente ed è pure lui il miglior candidato possibile”.