cronaca

Maxi sequestro Busacca-Napoli: “Così aggrediamo i patrimoni “puliti” dei mafiosi”

Parlano il Questore di Messina Gennaro Capoluongo e la dirigente dell’Anticrimine della Questura di Messina Luisa Cavallo, dopo il maxi sequestro di beni al duo imprenditoriale Giuseppe Busacca – Santino Napoli, rispettivamente il “re” delle cooperative sociali, già coinvolto nell’inchiesta Patti e Affari, e l’imprenditore di spicco del settore dell’intrattenimento e ricettivo dell’area di Milazzo.

Giuseppe Busacca

Tra le società sequestrate anche un’azienda agricola di Santa Domenica Vittoria, Villa Hera, un albergo e altre società di varia natura, operanti tra Messina, Milazzo, i Nebrodi, Taormina, Catania, la Puglia, la Sardegna e l’estero.

Napoli ha ora la sorveglianza speciale per cinque anni, Busacca per tre anni e mezzo.

Altre cinque le persone intestatarie dei beni oggi congelati dalla Questura di Messina e dalla Direzione Anticrimine di Roma, tra i quali il figlio di Giuseppe, Alessandro Busacca, che gestiva in prima persona buona parte delle attività alla sala ricevimenti di Milazzo.

Vito Di Giorgio

A coordinare il lavoro degli investigatori sono stati i PM Vito Di Giorgio, Antonella Fradà e Fabrizio Monaco. Sotto chiave sono finiti Villa Hera, un immobile in via dei Castriciani e Villa Iris a Milazzo, altri 3 immobili in centro, Villa Rosa, un centro residenziale sociale in via Palmara, le strutture riabilitative Villa Blu di Milazzo e Villa Iris di Milazzo, Villa Ardesia di Pace del Mela, Villa Celeste poi le strutture riabilitative l’azienda Agro Nebrodi di Santa Domenica Vittoria.

Servizio di Silvia De Domenico e Alessandra Serio