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Messina. Ad Acqualadrone la spiaggia scompare: ma i problemi sono ovunque VIDEO

di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico

MESSINA – La spiaggia c’era, la spiaggia non c’è. Non è il trucco di un prestigiatore ma è quanto accade ad Acqualadrone, villaggio della zona nord che lentamente sembra scomparire. O almeno questo è quanto succede alla sabbia, con le mareggiate a “mangiare” lentamente ogni centimetro di battigia fino a ridursi a poche manciate di metri. I cittadini dell’area denunciano diverse criticità ma è sicuramente questa la battaglia principale, con il piccolo borgo sulla costa a perdere… proprio la costa.

La spiaggia scompare lentamente

“Questa era una spiaggia di 110 metri – racconta Giuseppe, un abitante del luogo tornato ad Acqualadrone dopo diverse decine di anni – ora la spiaggia non esiste in alcuni tratti. Basta poco perché l’acqua arrivi fino alle abitazioni. Serve una protezione dal mare. In qualche modo l’anno scorso c’hanno provato riposizionando i massi ma hanno avuto l’effetto contrario, perché si è creata come una specie di golfo e mancano adesso 7 o 8 metri di spiaggia”. I bagnanti affollano la riva per rinfrescarsi in questa calda estate, ma lo spazio è sempre meno.

Problemi con intemperie, barche e trattori

A influire sono anche le condizioni della parte più vicina alla strada. Da una parte si osservano i danni generati dal maltempo in linea con quello che un tempo era un torrente, ora pieno di case e diventato strada. Dall’altra le barche e i trattori. “Vedete quel tubo arancione? Raccoglie acqua piovana, ma non so da dove parta. Lì la spiaggia si riduce ancora. E i trattori? I miei amici da fuori mi chiedono se sia un paese agricolo o di mare. I politici hanno dato sempre la massima disponibilità e garanzia in merito a ricoveri per barche che possano sistemare questo problema, delimitando pesca e turismo. Sia i bagnanti sia i pescatori hanno il diritto di andare al mare o pescare nell’arco di tutte le 24 ore. Serve una zona adatta”.

Dalle case abbandonate all’incrocio sulla SS113

Basta una passeggiata, però, per scoprire altri problemi. L’emblema è una fontanella sulla strada, priva di scarico: il che significa che semplice aprendo il rubinetto si inonda la strada. Ci sono anche case abbandonate al centro del paese piene di immondizia e pericolanti, un rischio per la sicurezza dei cittadini che quotidianamente passano lungo la via. E ancora un problema, serio, di accesso al mare laddove la spiaggia ormai non c’è più, con tanto di scale di legno improvvisate dagli abitanti, e il pericolosissimo incrocio con la SS113, con un angolo praticamente cieco sulla sinistra che causa grossi grattacapi ai guidatori. Alcuni abitanti poi hanno mostrato un tratto di strada con un tombino da cui sgorgano liquami e acqua.

Acqualadrone si spopola

Intanto Acqualadrone si spopola, decine di case sono in vendita a cifre irrisorie e le attività scompaiono. In tutto il paese non c’è più nulla, mentre un tempo c’erano ristoranti, pizzerie, bar e lidi. Una piccola attività gestita da una signora, ereditata dal padre, resiste ancora oggi. Ma il villaggio è sempre più in difficoltà, così come tanti altri delle periferie messinesi.