Cronaca

Messina. Siracusano: “Sulla mia candidatura a sindaco tanti consensi ma la decisione non è stata ancora presa. Ecco perché” INTERVISTA

L’intervista alla parlamentare nazionale Matilde Siracusano (Fi)
di Carmelo Caspanello

MESSINA – I riflettori della politica messinese da tempo sono puntati su di lei. E’ nel contesto delle elezioni Regionali e delle Amministrative a Palermo e Messina che viene portato avanti un ragionamento sulla sua candidatura a sindaco nella Città dello Stretto. Matilde Siracusano, parlamentare nazionale di Forza Italia, aveva detto che se il competitor fosse stato la sua amica Carlotta Previti non avrebbe accettato. Adesso che si conosce il nome del candidato della squadra che fa capo al sindaco dimissionario Cateno De Luca, vale a dire Federico Basile, è pronta a scendere nell’arena politica messinese?

“Lo ribadisco – esordisce Matilde Siracusano – se la candidata fosse stata Carlotta Previti la mia candidatura non sarebbe mai stata sul tavolo, quindi se Cateno De luca volesse cambiare idea e la volesse candidare io la mia la ritirerei immediatamente, se mi consente la battuta. Ho rispetto di tutti i candidati, naturalmente. Sul mio nome c’è una discussione aperta, ho registrato parecchi consensi, però ancora non è stata assunta alcuna decisione perché effettivamente una riunione ufficiale tra gli alleati di centrodestra sulla candidatura non c’è stata. Registro una serie di dichiarazioni e di consensi che ho accettato con molto favore, e sono molto contenta, ma la decisione, ripeto, non è stata ancora presa”.

Quando se ne saprà di più?

“Secondo me la prossima settimana dovremmo avere le idee più chiare”.

Basile è in piena corsa con tanto di assessori designati, candidati consiglieri e alla presidenza dei quartieri. Non si sta perdendo troppo tempo, a Sinistra quanto a Destra dove si ha l’impressione che si brancoli nel buio?

“E’ chiaro che l’Amministrazione uscente ha un vantaggio perché ha iniziato prima, perché non fa parte di una coalizione e non ragiona con nessun partito. E’ normale che quando si ragiona con alleati bisogna concordare delle scelte. E’ evidente che la corsa in solitaria dia un vantaggio temporale, però credo che alla fine si possa recuperare questo tempo con una persona valida che si metterà a disposizione della città”.

Alla direzione regionale del Pd di venerdì scorso il segretario Barbagallo ha ribadito il forte no del partito al Patto con Gianfranco Micciché (Fi), per un governo in Sicilia qual è quello presieduto da Draghi a livello nazionale. In sostanza è saltato l’accordo Pd-Fi. A Messina si era ipotizzato un eventuale appoggio alla sua candidatura anche all’interno del Partito democratico (bocciata da Barbagallo in una intervista a Tempostretto). Ha avuto dei contatti con i democratici? Il tutto è solo rinviato?

“Guardi, bisogna fare chiarezza su questo. Ovviamente il campo largo non è un orrore ma è giustificato da periodi straordinari. Come dimostra il governo nazionale, la maggioranza che sostiene Draghi è composta da forze politiche che hanno visioni diametralmente opposte su tantissimi temi. Quindi il dialogo con forze politiche molto diverse dalla propria è un atto di responsabilità che antepone l’interesse collettivo a volte a discapito del consenso elettorale ordinario. Il discorso su Messina è stato accennato su un’ipotesi di dialogo con altri partiti, però va detto che l’appoggio del Pd sul mio nome non è mai stato esplicitato. E’ chiaro che un ragionamento del genere dovrebbe vedere un candidato non fortemente caratterizzato. Questa è stata la spiegazione, il chiarimento che i colleghi del Pd hanno voluto darmi in riferimento alle dichiarazioni di Bsrbagallo”.

Con l’ex sindaco Cateno De Luca l’idillio è finito. Le ha sempre riconosciuto un ruolo importante per ciò che concerne l’opera di risanamento di Messina. L’ha fatta arrabbiare quando ha detto che lo sbaraccamento era il frutto di un accordo politico legato alle elezioni europee. Successivamente a farlo arrabbiare è stata lei dicendo che ha fatto male a dimettersi. E alla fine sono arrivati anche gli attacchi a Matilde Siracusano…

“Guardi sull’accordo della Madonnina, come lo definisce lui, sono molto dispiaciuta soprattutto per il modo di sminuire il grande lavoro fatto, basandolo su un accordo politico-elettorale che è davvero surreale. De Luca dice che non conosco la macchina amministrativa del Comune ma lui evidentemente non conosce il Parlamento. Pensare che un obiettivo di questo tipo possa essere portato a termine perché c’era un accordo politico-elettorale tra un sindaco e un coordinatore provinciale di una regione… per le Europee, fa veramente ridere. Aggiungo un’altra cosa che mi preme dire e la dico dopo tanto: quando venne la Gelmini a Messina, Cateno De Luca non si fece trovare. E ci siamo rimasti male. Quindi le cose non coincidono. Ma non voglio soffermarmi su questi particolari perché lo trovo squalificante. E’ stato fatto un grande lavoro da parte di tutti, in sinergia e collaborazione tra Parlamento e Comune. C’è stato un grandissimo impegno della Gelmini come capogruppo dopo che venne a Messina. Rimase davvero colpita dallo scempio delle baraccopoli. Col ministro Carfagna c’è stata sempre una leale collaborazione, al fianco del sindaco Cateno De Luca, del Comune e  dell’Amministrazione. Questo sminuire in maniera palese il lavoro fatto lo vedo molto triste. E’ come volersi giustificare a tutti i costi per essersi accostato in una competizione elettorale a Forza Italia, che non è una macchia. Non è che Forza Italia è una oscenità. Si può anche dialogare con i partiti della propria area, non è un peccato da espiare”.

Sulle dimissioni cosa gli ha detto?

“C’è stata una conversazione privata col sindaco De Luca nel corso della quale gli ho detto di essere dispiaciuta per le sue dimissioni, da messinese prima di tutto. Molti hanno festeggiato… Io onestamente ho detto: a me dispiace e secondo me non dovresti dimetterti. Non mi sembra di aver detto nulla di così sconveniente o spiacevole”.

Cosa lascia a Messina e come lascia la città Cateno De Luca?

“Il mio giudizio sull’Amministrazione è sicuramente positivo come ho più volte ribadito. Certamente non lo rinnego adesso perché c’è una ipotesi di mia candidatura contro il candidato di Cateno De Luca. La gestione dell’Amministrazione comunale è stata a mio giudizio estremamente positiva. Certo c’è ancora tanto da lavorare. Messina si trova in una condizione molto particolare, quindi forse non bastano cinque anni. Ci sono inoltre tantissime risorse che arriveranno dall’Europa e saranno una opportunità per dare slancio alla città”.

Nei giorni scorsi si è insediato il commissario straordinario al Comune Leonardo Santoro. Lei si è detta pronta a collaborare, il capogruppo all’Ars di Fi Tommaso Calderone ha presentato una interrogazione sulla nomina sostenendo che il commissario nominato non ha tempo… E’ il segno di scricchiolii nel partito?

“No. Il mio augurio di buon lavoro era dovuto. L’osservazione di Calderone è riferita al grande impegno che il commissario ha per il lavoro che già svolge. Questo non preclude ovviamente la collaborazione piena che il partito offre al commissario per il bene della città”.