“Caso murales”, venerdì scorso 28 maggio la Fiamma tricolore ha presentato esposto-denuncia alla stazione dei Carabinieri di Arghillà nei confronti dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria.
L’azione a sfondo politico è stata illustrata alla stampa questa mattina, alla sede provinciale del Movimento sociale-Fiamma tricolore. L’esposto alla Procura della Repubblica è stato sottoscritto dal portavoce provinciale Peppe Minnella e dal segretario cittadino del partito Peppe Gioffrè. All’incontro con gli operatori dell’informazione era inoltre presente il segretario regionale della Fiamma Francesco De Leo.
Alla Giunta guidata da Giuseppe Falcomatà, la Fiamma tricolore contesta – sotto il profilo politico – scarsa trasparenza, evidenziando possibili illeciti nella mancanza di specifica determina antecedente all’esecuzione dei “murales partigiani” di via Enna e nella mancata scelta degli artisti esecutori fra i quattro a suo tempo individuati tramite bando pubblico.
Tra le considerazioni sviscerate durante l’incontro coi media, la perdurante mancata quantificazione della cifra esatta spesa per la realizzazione dei murales, a fronte dei 210mila euro impeganti per “Interventi di valorizzazione culturale del centro urbano”.
Strali anche e soprattutto nei confronti della famigerata determina dirigenziale “introvabile”, che avrebbe comunque dovuto precedere l’esecuzione dei murales.
Inoltre, gli esecutori non figurerebbero nell’elenco degli operatori economici in possesso dei requisiti di partecipazione alla manifestazione d’interesse per la realizzazione di murales nel rione Arghillà-Modenelle, secondo la determina numero 1198 del 2020. Un elenco, questo, richiamato nella delibera numero 67 del 7 aprile scorso sulla realizzazione dei murales in occasione della Festa della Liberazione 2021.
Tempostretto vi propone l’intervista audiovideo col segretario cittadino della Fiamma tricolore, Peppe Gioffrè