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Personale Covid, protesta all’Asp: “Non siamo lavoratori di serie B” VIDEO

di Silvia De Domenico

MESSINA – Prima l’annuncio del rinnovo dei contratti al 28 febbraio 2023. Poi la lettera di licenziamento dopo due settimane dall’inizio del nuovo anno, ma soltanto per una parte del personale legato all’emergenza Covid. E così in mattinata, decine di lavoratori, tra assistenti amministrativi legati al bando Polime, collaboratori di vario tipo, assistenti sanitari, farmacisti e biologi, si sono ritrovati di fronte alla sede dell’Asp di Messina, in Via La Farina, per manifestare tutto il proprio dissenso.

“Tutti o nessuno”

Il motto è “Tutti o nessuno” e le frasi sui cartelli mostrati alla città e ai vertici dell’Asp sono diversi. C’è chi parla di “Lavoratori di Serie B”, chi chiede il rinnovo e chi sottolinea che questi operatori non sono “carne da macello” e che hanno “lavorato in trincea per due anni”. Per loro la lettera arrivata la scorsa settimana è stata un vero fulmine a ciel sereno e ora chiedono risposte ai vertici dell’azienda sanitaria provinciale.

L’interrogazione di Lombardo e gli attacchi dei sindacati

E risposte sono state chieste pochi giorni fa anche da diversi organi. A partire dal deputato regionale di Sicilia Vera, Giuseppe Lombardo, che ha inviato una interrogazione agli enti chiamati in causa, Asp su tutti, ma anche all’assessore regionale alla Sanità Giovanna Volo e al presidente della Regione siciliana Renato Schifani. E ad attivarsi sono stati anche Cisl e Sunas, che hanno duramente attaccato l’Asp criticando una scelta “contrasto con le indicazioni dell’assessorato regionale che ha stabilito la proroga dei contratti fino al 28 febbraio”.