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Sisma dello Stretto. “Una simulazione preziosa per la macchina dei soccorsi”

MESSINA – Simulazione del sisma dello Stretto al Porto di Messina. Iniziata ieri venerdì 4 novembre e continuata oggi sabato 5 novembre, l’esercitazione è consistita nel soccorso, con trasporto feriti dall’ospedale alla nave Etna, per poi svolgere un’attività di salvaguardia dei beni culturali al Forte San Salvatore. Al Porto, Fabrizio Curcio capo del Dipartimento della Protezione civile, si è soffermato su alcuni aspetti rilevanti: “Si tratta di una simulazione che serve a testare le procedure dal livello locale a quello nazionale. Non mancano le criticità. Ci esercitiamo in un territorio complicato, sismico e vulcanico, con rischi naturali. Un tema fondamentale è quello delle infrastrutture. Occorre migliorare l’intervento in zone di cui conosciamo le fragilità in termini d’infrastrutture”.

Ha aggiunto Curcio, in una pausa dall’esercitazione, mentre attorno a lui prefetta Di Stani, rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni di Protezione civile hanno partecipato all’operazione: “Bisogna prevenire le emergenze. Penso al problema della siccità. Occorre prendere atto che c’è una fenomelogia climatica che sta modificando gli eventi e incide sui territori. Istituzioni e cittadini devono agire di conseguenza per fronteggiare eventi improvvisi”.