Le storie

Tornare da Montecarlo per investire a Messina si può: la storia di Rocco Finocchiaro VIDEO

Di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

MESSINA – Un lavoro da sogno, nel mondo dello yachting, di quelle barche di lusso che spesso vengono ammirate da lontano, viste come un vero e proprio miraggio irraggiungibile. Un posto magnifico, come Montecarlo, in cui la vita è completamente diversa da quella siciliana, per ritmi, incontri e lusso. Una scelta fortemente voluta, da sempre: tornare e investire nella propria città. La storia di Rocco Finocchiaro è quella di un bambino messinese che da sempre ha guardato alle imbarcazioni di lusso con ammirazione. Dalle banchine di fronte alla Falce e alla Madonnina le ha osservate, lasciando crescere in sé l’aspirazione di operare in quel mondo. Ce l’ha fatta, girando il pianeta, per poi decidere di tornare in quella Messina che nel frattempo sembra aver perso appeal, che si svuota e si spegne lentamente.

Rocco: “Fortunato a girare il mondo. Folle? No, convinto”

“Sin da bambino da quelle banchine sognavo questi mondi dello yachting – racconta Rocco Finocchiaro, proprio di fronte alla sua Messina -. Ho avuto la fortuna di poterlo fare e di girare un po’ il mondo. Ma il mio sogno intanto è cambiato: volevo tornare qui, rientrare e fare qualcosa anche per la mia città. Sono stato pazzo? Più che di follia parlerei di convinzione. Quando lavori fuori e prendi fiducia in te stesso c’è la consapevolezza che ciò che hai imparato, tutto quello che hai visto funzionare, può funzionare anche qui. Io ho visto e lavorato in posti che hanno avuto grande successo e continuano ad averlo, ma paradossalmente non hanno nulla di questa bellezza che abbiamo noi o dell’energia di questa terra”.

A Messina lo yacht del sultano

E così Rocco è tornato e ha fondato la Zancle 757. Il suo talento e l’ascesa dell’azienda portano ogni settimana yacht famosissimi in piena Falce, come il Moonlight II del sultano Mohammed-bin Khalifa Al Nahyan, figlio del presidente degli Emirati Arabi Uniti. Un indotto importante anche per Messina: “Citando uno studio che si trova anche su internet del Forum House Ambrosetti, uno yacht sopra i 75 metri porta nel territorio in cui si ferma una ricchezza di 40-45mila euro al giorno. Questo forse dà l’idea di quale possa essere l’impatto di queste attività sul territorio. L’anno scorso abbiamo ospitato una barca iconica, la più importante al mondo, che arriverà nuovamente in queste ore, il Maltese Falcon. L’abbiamo avuta qui per 4 mesi, considerate che avevano 46 stanze affittate in città, più furgoni a noleggio, auto, moto, biciclette: i membri dell’equipaggio hanno un salario medio che va dal più basso di 3.800 dollari al comandante che può arrivare a 30mila euro al mese. Vivono, spendono, conoscono: avevamo ragazzi che si compravano le vele, che giravano la Sicilia per scoprirla in moto. Sono soldi che arrivano da fuori, da armatori internazionali”.

Il sogno: “Vedere una Messina in cui i giovani credono nel futuro”

Il Maltese Falcon, così come il Moonlight II, attraccano in piena Falce, a poche decine di metri dal Forte San Salvatore, ammirando la bellezza di Messina dall’altra parte. Uno spettacolo che viene molto apprezzato dagli stranieri, ci spiega l’imprenditore messinese, che attira in città un gran numero di imbarcazioni ogni anno. “Anche alle mie spalle – prosegue Rocco Finocchiaro – c’è una delle barche più importanti e costose al mondo. Parliamo di uno yacht famosissimo, di uno degli uomini più ricchi del mondo. Eppure si è affidato a Messina, si sono fidati e vengono qui”. Il sogno, qual è? “Vedere questa città sempre più dinamica, con ragazzi che possano avere la stessa energia e la stessa forza nel credere nelle cose così come l’ho avuta io”.