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Musumeci: “Difendo i diritti della Sicilia e dei migranti. Hotspot vergognosi”. VIDEO

Nessuno scontro con lo Stato perchè lo Stato siamo noi, le Regioni, i comuni, le province. Non c’è volontà di scontro, ma abbiamo dato rispetto e chiediamo rispetto” così ad apertura della conferenza stampa in diretta facebook insieme all’assessore alla sanità Ruggero Razza.

Il governatore fa la cronistoria degli ultimi passaggi, comprese decine telefonate al governo per avere risposte concrete. Solo a luglio sono arrivate in Sicilia oltre 7 mila migranti. Ad agosto, finora altri 3 mila arrivi. Numeri MOLTIPLICATI rispetto agli stessi mesi del 2019. Invece di dare risposte dal governo nazionale arriva il silenzio e l’idea di campi di concentramento. Il 26 giugno abbiamo chiesto la dichiarazione dello stato d’emergenza. Da allora nessuna risposta. Abbiamo chiesto una nave per la quarantena e ci è stato risposto che non c’erano soldi. L’abbiamo trovata noi. Il nostro provvedimento è in linea con i precedenti. Oggi lo Stato ci chiede di rispettare le misure di distanziamento. Allora perchè queste misure non devono valere per tutti? Siamo tutti esseri umani, perchè il distanziamento non vale per i migranti? Perchè gli hotspot devono essere affollati in modo vergognoso? Il numero dei positivi tra i migranti aumenta in modo esponenziale. Allora se il governo nazionale ha le competenze, allora dovete intervenire, ma se così è vi dico: le norme anticovid in Sicilia non sono rispettate negli hotspot. Lasciatemi ringraziare i cittadini che hanno espresso apprezzamento ed i leaders dei partiti che hanno espresso vicinanza e sostegno, Salvini, Meloni, Forza Italia. Sono certo che il governo nazionale non vuole arrivare allo scontro ma su questa materia nessuno può far campagna elettorale. Fin quando sarà SOGGETTO ATTUATORE DELL’EMERGENZA COVID IO TUTELERO’ LA SALUTE DI CHI VIVE IN SICILIA.

E’ stato l’assessore Razza ad illustrare nel dettaglio l’ordinanza che è rivolta alle 9 Asp per avviare i controlli anti-covid con tamponi negli hotspot. “L’affollamento negli hotspot favorisce il contagio come accaduto a Pozzallo ed in genere nei centri siciliani. Le linee guida sono chiare ed individuano le regole per il distanziamento nelle strutture. Abbiamo quindi istituito una task force che in queste settimane sta operando. Ci sono regole di prevenzione che devono essere rispettate e noi dobbiamo farlo. Nei report della Regione Siciliana correttamente vengono inseriti tutti i soggetti positivi, compresi, giustamente i migranti. Ecco perchè il nostro compito resta quello di VERIFICARE CHE LE PRESCRIZIONI VENGANO ESEGUITE IN TUTTA LA SICILIA, COMPRESI GLI HOTSPOT. I controlli delle Asp sull’idoneità degli hotspot sono già stati avviati.