Politica

Ambulantato abusivo. De Luca: “Dobbiamo prenderli a bastonate?”. Poi corregge

MESSINA – “Ma ci vogliono i bastoni in piazza Duomo?”. Uno dei consueti post del sindaco Cateno De Luca destinati a far polemica. Il tema, stavolta, sono gli ambulanti abusivi, verso cui l’amministrazione sta operando un forte contrasto.

Stamani un sequestro all’incrocio tra via Nino Bixio e via Cesare Battisti, con l’ambulante che ha scaraventato la merce per terra. Poi altri sequestri a piazza Duomo, dove “gli ambulanti si nascondono ed escono all’improvviso quando arrivano i pullman dei turisti. Abbiamo programmato delle ronde, abbiamo sequestrato la merce più volte”. Poi la domanda incriminata: “Dobbiamo prenderli a bastonate?”.

Immediate le reazioni. “Il sindaco De Luca si ostina a utilizzare una violenza verbale inqualificabile – dice il segretario del circolo Pd della IV circoscrizione, Armando Hyerace -. Ma il re è nudo e le frasi ad effetto, utilizzate solo per nascondere la totale incapacità politico/amministrativa, non incantano più nessuno: la città, le periferie e il centro storico cadono
sempre più verso l’oblio; non c’è uno straccio di proposta politica di ampio respiro legata allo sviluppo del nostro territorio. Per ricordarci che “esiste”, il sindaco si affida, ogni tanto, solo ai suoi slogan – peraltro sempre di pessimo gusto – nel tentativo maldestro di confondere e sviare i cittadini dai reali problemi che probabilmente non è in grado di affrontare. Aizzare gli uni contro gli altri, innescare continue “guerre tra poveri”, e sentire addirittura parlare di “bastonate”, proprio non è più accettabile. De Luca ormai si pone oltre ogni regola non codificata e travalica i più elementari principi di civiltà giuridica e sociale”.

“Non si dice nemmeno per scherzo, nemmeno per la voglia ormai irrefrenabile di avere consenso spicciolo; non si dice e soprattutto nemmeno si pensa – dice la consigliera comunale Antonella Russo -. Men che meno un sindaco, uno che deve dare l’esempio, può dire che qualcuno merita di essere preso a bastonate. E’ un crescendo sempre più pericoloso, si passa dal clima di sospetto, dalla spiata, alla ronda, adesso all’istigazione alla violenza fisica. Le “socialate” le sono scappate di mano. Non vorrei che scappasse di mano pure la bastonata”.

“Si inizia sempre come una battuta – aggiunge il consigliere comunale Alessandro Russo -. Poi ci si abitua. Il fastidioso ambulante verso cui, usando i bastoni, possiamo dirci soddisfatti nel nostro comodo tinello borghese. Ecco perché dovrebbe smetterla, chi come il sindaco ha grande responsabilità in queste cose, di scatenare l’odio, aizzare le piazze, incitare alla violenza. E smetterla di additare nemici da fustigare. Perché la banalità del male colpisce tutti, prima o poi. Anche chi aizza le folle”.

Più tardi De Luca corregge il tiro e parla di “metaforiche bastonate”, non per gli ambulanti ma per gli agenti della Polizia Municipale, “che scansano il lavoro a discapito dei colleghi che invece rischiano la propria vita contrastando l’illegalità”; mentre il post precedente è sparito da Facebook, in seguito alle segnalazioni di alcuni utenti.

E chiarisce ancora: “Avevo già disposto il costante monitoraggio di piazza Duomo ma evidentemente ancora qualcuno non ha compreso la mia disposizione. Dopo 15 minuti dal mio provocatorio post si è provveduto con i sequestri. Preferisco un vigile urbano in meno all’entrata di Palazzo Zanca pur di averne uno fisso a piazza Duomo. Vediamo ora se i miei uffici hanno inteso”.

Una giustificazione che non piace al consigliere comunale Andrea Argento: “Le bastonate non erano per gli ambulanti, avevamo capito tutti male (eppure sembrava abbastanza chiaro…), bensì per la Polizia Municipale, che torna sotto attacco. Ma se ha tutta questa voglia di dare bastonate, perché non si iscrive ad un corso di kick boxing o lotta greco-romana piuttosto che aizzare i followers su Facebook, storditi anche loro dalle numerose gaffe social?”.