Cronaca

Appalti di giustizia a Caltanissetta, Scirocco fuori

Non ha più i domiciliari Francesco Scirocco, arrestato nel blitz Ius sull’appalto per la manutenzione del palagiustizia di Caltanissetta. Il tribunale del Riesame nisseno, accogliendo la richiesta dell’avvocato Nino Favazzo, ha annullato il provvedimento d’arresto scattato lo scorso 24 giugno. Il legale ha censurato l’accusa di reimpiego di beni sottratti al fallito consorzio Coroim, contestata all’imprenditore di Gioiosa Marea insieme al collega napoletano Giampiero Falco, attivo nell’associazionismo di categoria e antiracket.

Con la decisione assunta oggi, all’esito di una brevissima camera di consiglio, i giudici nisseni hanno reso giustizia di una contestazione, assolutamente infondata e rimasta priva di ogni riscontro.”, commenta il difensore.

Il collegio del Riesame ha revocato gli arresti senza prevedere alcun altro tipo di misura meno afflittiva.

A Falco è stato notificato il divieto di esercitare attività di impresa. Stessa misura per il messinese Carlo Giunta, i fratelli Michele e Giacomo Iraci Cappuccinello di Caltanissetta, Aldo Domenico La Marca di San Cataldo e il catanese Angelo Romano.

La Direzione investigativa antimafia ha poi sequestrato quote sociali e patrimonio aziendale di una serie di imprese per un valore complessivo stimato in circa un milione e mezzo di euro. Tra queste, il consorzio Virgilio, che ha avuto sede anche a Messina e la Polime srl.

Falco ha realizzato diversi lavori nella provincia messinese, come la piscina comunale di Giardini Naxos, e una delle imprese del raggruppamento ha ottenuto appalti anche al Policlinico.