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Barche e carcasse da rimuovere, “due avvisi deserti”. E si punta alla balneazione in zona sud

MESSINA – Con l’arrivo dell’autunno da quasi un mese (anche se le temperature sono rimaste ben al di sopra delle medie) l’estate 2023 si è conclusa. L’assessore Francesco Caminiti ha tracciato un bilancio durante la sesta commissione, presieduta da Giuseppe Busà. Ha parlato di servizi e di cosa bisognerà fare, toccando anche un tema caldo come quello delle barche piene di rifiuti e delle carcasse da rimuovere.

La rimozione delle barche. “Due avvisi andati deserti”

Caminiti ha spiegato: “Abbiamo messo 20mila euro a disposizione per la rimozione delle carcasse delle barche ma abbiamo fatto due avvisi pubblici e sono andati deserti. Stiamo cercando una soluzione diversa, ma la rimozione di questo tipo di rifiuti è diventata molto più costosa”. Ed è stato uno dei passaggi chiave della commissione, durante la quale si è parlato anche dei prossimi passi e di quali novità potrebbero esserci nel 2024.

L’obiettivo per la zona sud: verifiche per oltre 6 km di mare

L’assessore ha dichiarato: “Abbiamo almeno duplicato i servizi, da 39 docce a 82, da 11 pedane per disabili a 24. Abbiamo aumentato i cestini per la differenziata, la pulizia è stata fatta con due appalti e non uno anche a causa delle mareggiate. Abbiamo messo delle alberature nelle docce che ora sono state ricollocate, la maggior parte alla passeggiata a mare. Abbiamo inaugurato la spiaggia del Ringo. Per il prossimo anno abbiamo chiesto la verifica per 6 km e 400 metri circa in zona sud. Attenderemo i risultati e chiederemo, in caso positivo, la balneazione. Il decreto arriverà tra aprile e maggio”.

Raddoppiare le docce “dipenderà dall’acqua”

Un’altra novità riguarderà le aree tra la strada e la spiaggia, piene di erbe e in preda, sembrerebbe, all’incuria. Nella nuova programmazione estiva, saranno delimitate queste aree, per spiegare alla cittadinanza le “essenze” che crescono e che per la loro peculiarità non possono né devono essere toccate. “Sembrano erbacce o piange secche, ma non abbiamo avuto autorizzazioni per rimuoverle e vogliamo quindi spiegare, recintando e con cartelli, cosa sono e cosa cresce”. E l’idea di raddoppiare le docce? “Dipende da quante sorgenti saranno trovate. Dobbiamo capire se ci conviene duplicarle. Sicuramente metteremo quelle col pulsante, che si spengono dopo un certo numero di secondi. Sono piccoli accorgimenti per evitare che vengano lasciate aperte e si sprechi acqua”.

E ancora, l’accesso alle spiagge in zona nord: “Sono problematiche che fino a oggi sono state puntuali, parliamo di proprietà private che sono state chiuse. Col Pudm, Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime, questo cambierà perché saranno previsti per legge accessi ogni 150 metri. Questo ci porterà a cercare i luoghi e a richiederne gli accessi, ma l’iter fino a oggi non ha consentito la riapertura. Speriamo che col pudm qualche punto sarà trovato e cominceremo a risolvere il problema”.

Lo “scontro” tra Caminiti e Trischitta

Tra i tanti temi toccati, proprio in conclusione dei lavori, c’è stato spazio anche per le polemiche. Il consigliere Giuseppe Trischitta, in quota maggioranza, ha chiesto all’assessore spiegazioni sulla scelta di far parcheggiare nelle Torri Morandi, a Torre Faro, e se non fosse invece meglio invertire l’area con quella dell’arena mobile. Arena costruita nella zona dell’ex Seaflight e dove prima, impropriamente, si parcheggiava.

Caminiti, nel suo discorso, ha tentato di spiegare le ragioni dell’amministrazione finché non ha parlato dell’esigenza di “non parcheggiare più sotto l’ombrellone”. Una frase, si presume generica, che Trischitta ha vissuto come un attacco diretto, rispedendo al mittente le presunte accuse e lasciando l’aula, alzando i toni.