Nel giugno scorso oltre 300 messinesi e studiosi di altre città hanno sottoscritto la seguente lettera aperta, diffusa a mezzo stampa, per sollecitare la riapertura al pubblico della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina.
Alla data odierna, mentre la Biblioteca Regionale di Catania è tornata fruibile dal 25 maggio e la Biblioteca Regionale di Palermo dal 18 giugno, la Biblioteca di Messina resta ancora inspiegabilmente chiusa.
Il numero dei firmatari continua però ad aumentare, arrivando a 472 nomi. Tutti rinnovano con forza il loro appello alle autorità e nelle sedi competenti e, sperando di essere finalmente ascoltati, chiedono che sia subito rimossa ogni situazione ostativa alla riapertura.
La Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina non è solo una delle più antiche e prestigiose istituzioni siciliane, ma molto di più: è al centro della vita culturale della nostra città ed è un luogo privilegiato di studio e ricerca.
La frequentano alunni delle scuole primarie e secondarie (coinvolti in progetti specifici o con l’alternanza scuola-lavoro), studenti universitari, ricercatori, docenti, studiosi anche di nazioni diverse che vengono ad attingere ai suoi fondi preziosi, cultori di storia patria e lettori appassionati.
Il suo ricco patrimonio librario e manoscritto include vere rarità ed è un vanto per Messina e i suoi abitanti. Non solo agli specialisti ma a tutta la città è rivolta infatti la ricca offerta culturale della Biblioteca, che risponde sempre più alle richieste degli utenti.
Nei mesi passati la BRUM è stata chiusa al pubblico, come d’obbligo a causa della pandemia, restando però attiva con il personale in smart working ed eventi sul web.
Ora che siamo in fase di ripresa e si riaprono i luoghi della cultura la BRUM resta purtroppo ancora inaccessibile agli studiosi, così come la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace” di Palermo e la Biblioteca Regionale Universitaria di Catania.
Da cittadini che hanno a cuore le proprie istituzioni, con questa lettera noi vogliamo tenere acceso l’interesse e l’amore verso la BRUM in quanto depositaria della nostra storia comunitaria.
Auspichiamo quindi che – in un clima di fattiva collaborazione tra le parti – possano essere al più presto rimossi tutti gli ostacoli alla sua riapertura.
Ci auguriamo anche che la BRUM venga messa in condizione di espletare al meglio i suoi compiti istituzionali, con orari d’apertura più prolungati e in una sede diversa da quella attuale, nell’interesse di una maggiore fruizione. Una sede non più dislocata su tre plessi ma capace di ospitare tutto il posseduto e le future acquisizioni, e con una centralità nel tessuto urbano.
Una nuova sede consona, come in passato, al suo secolare prestigio.