Detto fatto. E contemporaneamente all’installazione dei varchi sono scoppiate le polemiche.
I varchi nel viale Europa, nel tratto compreso tra via La Farina e via Cesare Battisti, volti a impedire il passaggio da una carreggiata all’altra hanno incontrato le proteste dei residenti e non solo. Già dalle prime ore dell’installazione dei dissuasori i commercianti della zona hanno avviato una petizione per esprimere il proprio dissenso ad una misura che rischia di avere l’effetto opposto rispetto alle intenzioni originarie.
L’ordinanza risale allo scorso 9 settembre ed è stata messa in atto cinque mesi dopo. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di “migliorare la sicurezza della circolazione veicolare eliminando i potenziali punti di conflitto derivanti dall’attuale inosservanza delle norme del Codice della Strada”.La raccolta e l’analisi dei dati dell’incidentalità stradale relativa agli anni 2011-2017, effettuata nell’ambito dell’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano (Pgtu), dimostrano infatti una significativa incidentalità (130 incidenti) nel tratto in questione.
Ma cosa comporta la chiusura dei varchi? Chi deve invertire il senso di marcia dovrà arrivare fino agli incroci o col viale San Martino o, peggio ancora, con la rotatoria Zaera, che è già sovraccarica di traffico. Così anche per i mezzi di soccorso. Le conseguenze però si sono viste sin dal momento in cui è stata messa la segnaletica orizzontale: il caos e gli intasamenti nelle strade principali: viale Europa, viale San Martino, via Catania e via Cesare Battisti.
Il provvedimento ha già creato tante proteste. A farsi portavoce dei residenti e degli esercenti dell’ampia zona interessata è stato in seduta di commissione il consigliere comunale Dario Zante che successivamente ha avuto un incontro con chi sta avviando una raccolta di firme. Zante ha evidenziato i rischi per le ripercussioni nel traffico soprattutto in un’area, quella del viale Euoropa, attraversata da mezzi di soccorso diretti all’ospedale Piemonte.
Anche il consigliere della terza municipalità Mario Barresi aveva evidenziato come si tratti di un rimedio peggiore del male: “il mancato rispetto delle regole da parte di pochi non deve far pagare il conto ai cittadini che invece il codice stradale lo rispettano – aveva detto- Servono invece soluzioni alternative, come ad esempio migliorare la visibilità agli incroci impedendone il parcheggio selvaggio, istituendo dei moderatori di velocità, e aumentando i controlli della polizia municipale”.
Un ultimo motivo di protesta è la contestuale modifica della circolazione nella zona di via Catania e via del Santo. Insomma, troppa carne al fuoco e già le prime installazioni di dissuasori, soprattutto nelle ore di punta, hanno mandato in tilt la circolazione.