Politica

Cinquantesimo Bronzi, presentate le iniziative degli Enti reggini. La frattura, però, non rientra

REGGIO CALABRIA – Viene meno la “spaccatura” circa il fronte istituzionale dei festeggiamenti per i 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, con l’invito diretto dal presidente della Regione Roberto Occhiuto ai sindaci metropolitani facenti funzione di Comune e Metrocity di Reggio Calabria? Manco per niente.

La conferenza stampa di presentazione degli eventi, svoltasi stamane a Palazzo Alvaro, l’ha certificato mettendo la parola “fine” sulla questione; forse, in modo diverso da quanto era lecito sperare, a fronte di un’occasione come questa in termini turistico-culturali.

Si parte col video del ritrovamento il 16 agosto 1972 e sui tanti fulgidi eventi a seguire che hanno interessato i due magnifici Guerrieri.
A seguire, l’introduzione della moderatrice Chiara Parisi, responsabile Comunicazione della MetroCity reggina: «In Calabria, cultura e arte trasformano la Grecia in Magna, queste celebrazioni consentiranno di mettere l’accento sul nostro strepitoso patrimonio».

Fra tragedie greche, teatro e grande jazz

Filippo Quartuccio mette in luce la notevole sinergia istituzionale verificatasi per gli eventi raggruppati nel programma Memoria e mito. «I Bronzi di Riace, è bene ribadirlo, sono patrimonio di tutti. E nell’ultimo Consiglio metropolitano abbiamo anche formalizzato l’istituzione del Comitato per la cooptazione dei Guerrieri nel patrimonio Unesco». Diciannove le realtà coinvolte – dalla Villa del Naniglio al Parco archeologico “Kaulon” – sul territorio di 11 Comuni, dalla città capoluogo a Gerace, da Scilla a Gioiosa Jonica, per «iniziative di grande spessore nazionale e internazionale».

Tre le esposizioni in programma a Palazzo Crupi. A Locri, Reggio, Scilla e Palmi in programma quattro tragedie greche.

Fra gli “eventi transculturali multidisciplinari”, una fascinosa contaminazione jazz in prima nazionale la sera di giovedì 7 luglio a Locri: Pat Metheny e la scala musicale locrese, che vedrà sul palco tre strumentisti che non hanno bisogno di grandi presentazioni, il contrabbassista Luca Bulgarelli, il batterista Fabrizio Sferra e il fisarmonicista Luciano Biondini.
Ancora sul versante musicale, la prima mondiale del Ludus Gravis del contrabbassista di rango e maestro del Conservatorio “Santa Cecilia” Daniele Roccato, opera esplicitamente commissionata per questo mezzo secolo di Bronzi.

Interessanti le iniziative teatrali: “chicca” – in programma a Cinquefrondi -, la rappresentazione dell’alvariano L’uomo è forte ma pure, per ragioni molto distanti, Hei Bro!, la “conversazione semiseria” fra bronzo A e bronzo B.
E ancora, un’iniziativa editoriale congiunta con al centro il giornalista reggino Peppe Smorto – già vicedirettore di Repubblica – e il Touring Club, che avrà una presentazione reggina e una milanese.

La Calabrò: niente unità istituzionale, ma noi ci siamo mossi da tempo

«Credo che oggi abbiamo tutti perso una buona occasione di presentarci tutti uniti – così l’assessore comunale alla Cultura Irene Calabrò –, ma come evidenziato dal consigliere delegato al settore Filippo Quartuccio siamo davanti a un lavoro enorme, in atto da mesi. Noi eravamo ben pronti, ma come sempre bisogna prima di tutto mettere il rispetto, in questo caso rispetto istituzionale ma pure di competenze, considerato che i Bronzi di Riace attengono al Reggino. E gli operatori culturali troveranno tutti la loro dignità in termini d’iniziative e occasioni. Quando abbiamo appreso che i vari livelli istituzionali non avrebbero finanziato alcun tipo d’attività relative ai Bronzi, già nella scorsa consiliatura abbiamo iniziato a costruire l’inizio di un Distretto culturale con fondi Pon-React. E questo, proprio per creare dei “punti fermi”, che creassero un dinamismo e un protagonismo culturale incentrato sui Bronzi di Riace come punto di partenza per poi proseguire fuori».

E specifica la Calabrò che «quest’anno, cosa che purtroppo non avveniva da tanti anni, le iniziative hanno avuto anche il contributo del Comune di Reggio Calabria».

E ancora, che «quella di oggi non è assolutamente una prova di forza in termini politici: in questi mesi, abbiamo saputo portare rispetto a tutti gli attori istituzionali, ma il primo rispetto lo dobbiamo a noi stessi e al nostro lavoro».

Versace: «Nessun problema di ‘locandina’, ma di rispetto di un intero territorio metropolitano»

«Arrabbiato? Proprio no: oggi è una giornata di festa per Reggio Calabria, perché abbiamo presentato un cartellone di levatura nazionale e internazionale. Tutto il resto, poco m’interessa – scandisce il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace –. Giusto oggi è stato presentato un ordine del giorno sui Bronzi di Riace alla Camera: fin qui, nessuno s’era posto il problema… noi eravamo pronti da mesi. Ma proprio per una questione di correttezza istituzionale, non potevamo essere noi a comunicare le iniziative».

Ieri pomeriggio la telefonata di Occhiuto, «che ringrazio pubblicamente. Se ce n’è stata la necessità, evidentemente qualcosa nel “tavolo” regionale non ha funzionato. E io ringrazio Roberto Occhiuto, perché ha avuto la sensibilità d’alzare il telefono e provare a smussare alcune divergenze. Di sicuro il problema non è l’inserimento in locandina, evidentemente…, ma la mancanza di rispetto verso un intero territorio metropolitano. Di certo, non si può far finta che gli Enti locali non esistano o che non esistano le associazioni».

La presenza alla conferenza stampa di Roma resta “pendente”

Non è comunque detto che Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria non siano presenti dopodomani alla conferenza stampa capitolina alla Camera dei deputati: «Ci penseremo su. Dipende anche da quel che ci andremo a fare: se è per spiegare cosa abbiamo predisposto volentieri, se è per ‘fare passerella’ sicuramente no».