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Si è insediato il commissario Santoro: “Messina come la Costa Concordia, va portata in salvo” DIRETTA VIDEO

di Gianluca Santisi (servizio video: Carmelo Caspanello; riprese: Silvia De Domenico)

Accolto dal segretario generale del Comune di Messina, Rossana Carrubba, l’ingegnere Leonardo Santoro si è insediato questo pomeriggio a Palazzo Zanca. A lui, in qualità di commissario straordinario, nominato dal presidente della Regione Nello Musumeci dopo le dimissioni del sindaco Cateno De Luca, toccherà il compito di traghettare la città peloritana verso nuove elezioni. Assieme al dirigente dell’Amministrazione regionale, si sono insediati i due vice commissari Francesco Milio, con la qualifica di viceprefetto aggiunto, e la dottoressa Mirella Vinci, con la qualifica di dirigente del ruolo unico dell’Amministrazione regionale per l’esercizio delle funzioni delegate dal commissario straordinario.

La conferenza stampa

“Il primo step – ha detto Santoro incontrando i giornalisti – è quello di salutare la città attraverso di voi. La nostra azione non potrà limitarsi a traghettare la città fino alla prima data utile per le elezioni. Sarà nostro dovere risolvere quelle problematiche emergenziali e connesse alla garanzia dei servizi ai cittadini. Criticità che saranno affrontate con i poteri ordinari legati ai decreti di conferimento dei nostri incarichi. Messina è una città nella quale spesso problemi che sembrano risolvibili in via ordinaria diventano criticità. Evidentemente questo significa che dovremo operare a 360°. Bisogna ricucire gli strappi che stiamo trovando. Se si dovranno affrontare problematiche che impediscono lo svolgimento di un servizio efficiente interverremo senza timori”.

A seguire, le prime parole della sovrintendente Francesca Milio: “Il motto del mio incarico sarà quello del buon senso, dell’equilibrio, del dialogo e della collaborazione. Lavoriamo in una situazione di emergenza e cercheremo di risolvere i problemi della collettività”. “Porteremo avanti quelle situazioni inevitabilmente lasciate aperte dalla precedente amministrazione – ha fatto eco il vice prefetto Milio – cercando di consegnare il massimo a chi ci succederà”.

“Messina come la Costa Concordia, è finita sugli scogli”

La conferenza stampa si è però accesa quando Santoro ha risposto alle prime domande dei giornalisti. Parole chiare e che faranno discutere quelle del neo commissario sulla situazione ereditata a Messina. “La città è come la Costa Concordia, qualcuno l’ha fatta finire sugli scogli. Il nostro compito sarà quello di riportarla al sicuro. Messina è stato colpita da un’infezione profonda, troppo ampia – ha aggiunto Santoro – e sarà nostro dovere intervenire con fermezza, anche recidendo le parti in cancrena. Bisogna ricucire le ferite”. Sulle partecipate, invece, il commissario ha fatto sapere che se ne valuterà caso per caso “la qualità e l’efficienza dei servizi offerti e poi decideremo cosa fare”.

“Elezioni il 29 maggio? Meglio, lavoreremo 24 ore al giorno”

Santoro non si è tirato indietro neanche sulle dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia all’Ars, Calderone, secondo il quale il neo commissario “non avrebbe tempo per dedicarsi a Messina”: “Alcuni di noi – ha risposto – sono capaci di svolgere in un’ora il lavoro che si svolgerebbe in 24 ore. Altri, in 24 ore fanno il lavoro che si svolgerebbe in un’ora”, ha tagliato corto. E sull’ipotesi di elezioni già il 29 maggio: “Vorrà dire che dovremo lavorare 24 ore al giorno in maniera tale da produrre il più possibile”. Infine, un passaggio sulla frattura istituzionale tra l’ex sindaco De Luca e il Consiglio comunale: “Non entreremo nel merito delle diatribe e non permetteremo di farci tirare per la giacchetta da nessuno”.