cronaca

Concorsopoli all’Università di Palermo, chiesto processo anche per il docente messinese Navarra

PALERMO – C’è anche il professore Giuseppe Navarra, docente universitario e direttore di chirurgia generale del Policlinico di Messina, tra le 16 persone per le quali la Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio, dopo l’inchiesta sui presunti concorsi truccati all’Università del capoluogo siciliano. Il docente, difeso dall’avvocato Nino Favazzo, era stato sospeso ad aprile scorso ed è indagato, in concorso, per turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio. L’udienza preliminare si aprirà il prossimo 13 settembre per tutti.

Al centro dei sospetti della Procura c’è un concorso incriminato, finito sotto i riflettori dei Nas dopo le intercettazioni nelle stanze del Policlinico palermitano, protagonisti i professori Gaspare Gullotta e Mario Adelfio Latteri, anche loro tra i 16 indagati ovviamente.

Il concorso risale al 2018, il docente messinese figura nella commissione d’esame e secondo i magistrati sarebbe andato ad un candidato con un punteggio inferiore rispetto a quello meritevole e Navarra avrebbe contribuito a pilotare il risultato, avendo tra l’altro partecipato ad un incontro “segreto” con Gullotta, per accordarsi – questa la tesi dell’accusa – avvenuto a Palermo a gennaio 2020.

La richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dai sostituti Andrea Fusco e Luisa Bettiol, è stata notificata ai tre docenti e ad Eliana, figlia di Gullotta e chirurgo plastico dell’ospedale Civico, poi i componenti delle commissioni esaminatrici: Roberto Coppola, Giuseppe Maria Ludovico Docimo e Vittorio Altomare. Ancora: Fiorella Sardo, in servizio al pronto soccorso del Policlinico, il medico di famiglia Eufrasia Maria Letizia La Rocca, gli agenti Gaspare Cusumano e Salvatore Bosco, Attilio Giuseppe Lo Monte, Giuseppina Campisi, Antonio Agrusa, Giuseppe Salamone, Giuseppe Di Buono.

Stralciata invece la posizione di altri 5 indagati, che vanno verso l’archiviazione.