sanità

Coronavirus: focolaio Irccs. Finora 14 positivi ricoverati al Policlinico

La situazione dell’Irccs diventa di ora in ora sempre più allarmante. Il presidio è diventato un focolaio per il virus. Agli 8 positivi già ricoverati al Policlinico tra mercoledì e ieri (il palermitano ed i 7 di ieri) si sono aggiunte altre 6 persone (degenti dell’irccs) che da stasera sono nel Padiglione H destinato al Covid 19. Il totale stasera è di 14 contagi

L’ondata di contagi

Riassumendo: il primo è un 48enne palermitano ricoverato all’Irccs in contrada Casazza dal 20 febbraio, che solo nei giorni scorsi è risultato positivo al virus. Subito dopo il trasferimento è apparso chiaro che il personale ed i degenti del reparto erano stati esposti al rischio contagio. Ed infatti dopo i primi tamponi altre 7 persone sono state ricoverate al Policlinico. Dei 7 una è una paziente dell’ospedale Piemonte (peraltro si trovava lì dopo un’operazione effettuata al Policlinico). Evidentemente il contagio si è “mosso” tra i due presidi dal momento che c’è personale che si sposta in entrambi i plessi. Mentre è polemica tra direzione generale e sindacati (cisl e uil), il numero dei contagiati è aumentato con altri 6 positivi. In totale dall’Irccs sono ben 14, (al momento) i contagiati.

Tensione con i sindacati

Si sono registrate scintille con i sindacati (in particolare Cisl Funzione Pubblica e Uil Fp) in merito alla gestione del personale. Le organizzazioni sindacali chiedono tamponi per TUTTO IL PERSONALE ED I DEGENTI, nonché la QUARANTENA che di fatto comporterebbe la sospensione delle attività all’Irccs-Piemonte. Si sta cercando una soluzione intermedia che potrebbe passare attraverso la sanificazione a scaglioni delle singole unità operative.

Cisl e Uil: tamponi e quarantena

La Cisl in mattinata ha chiesto con una nota indirizzata al dg Vincendo Barone “La sospensione di tutte le attività riabilitative e la collocazione in ferie d’ufficio del personale non necessario a garantire i bisogni assistenziali ai pazienti. Temiamo probabili danni all’incolumità dei lavoratori, dei pazienti e della collettività. Essendo venuti a conoscenza di ben due casi di Coronavirus nei reparti della Robotica e della CGA 3, anziché ricorrere alle forme di tutela previste dalla normativa, si è teso a mascherare la diffusione pandemica da CoVid-19, mettendo in ferie forzate tutto il personale venutone a contatto”

Per la responsabile organizzativa della Cisl Funzione Pubblica di Messina Giovanna Bicchieri tale condotta sarebbe da stigmatizzare, soprattutto nei confronti degli operatori che potrebbero anche rischiare di contrarre la patologia e contagiare i loro familiari. La Cisl Fp, quindi, ha chiesto la sospensione immediata delle ferie d’ufficio e che vengano effettuati urgentemente i necessari tamponi a tutti i lavoratori e a tutti i pazienti che sono venuti con i soggetti risultati positivi al CoVid19.

Cisl: Quarantena obbligatoria

Argomenti affrontati nel corso di un incontro tra dirigenza e sindacati nel corso del quale, su richiesta esplicita della Cisl Fp, si è convenuto che tutti i lavoratori – compresi quelli del Piemonte – saranno sottoposti al tampone. Coloro i quali sono stati a contatto con possibili vettori del virus, inizialmente posti in ferie d’ufficio, saranno collocati in quarantena obbligatoria con retroattività, revocando dunque le ferie d’ufficio. Saranno inoltre messi a disposizione alcuni posti letto nella struttura sanitaria per ospitare i lavoratori che hanno difficoltà a viaggiare o problematiche che potrebbero derivare dal lavoro svolto presso Unità Operative particolarmente fragili, in un momento così drammatico.

Toni durissimi da parte della Uil Fp, che già nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme sull’emergenza sanitaria nei due presidi. “La situazione d’emergenza sta causando fortissima preoccupazione ed evidenti disagi a tutti gli Operatori venuti in contatto direttamente o indirettamente con i pazienti infettati dal virus” scrivono Pippo Calapai, Mario Macrì, Maurizio Celona e Nino Nunnari, rispettivamente segretario generale, responsabile area medica e rappresentanti aziendali Piemonte e Irccs della Uil-Fpl Messina.

La Uil: non siamo carne da macello

Al fine di tutelare i lavoratori e le loro famiglie e rasserenare gli animi, la Uil-Fpl reitera con estrema urgenza la richiesta di sottoporre i lavoratori del Piemonte e dello Stabilimento Casazza all’esecuzione del tampone, iniziando prioritariamente dai lavoratori di quelle unità ospedaliere che sono entrate a “stretto contatto” con casi positivi. Inoltre, si chiede di avviare con urgenza le dimissioni di tutti i pazienti del ‘Presidio Casazza’ negativi al test, onde procedere alla indispensabile sanificazione degli ambienti di lavoro. Si rappresenta inoltre, il grave stato di emotività accumulato dai lavoratori, anche a causa di comportamenti non conformi alle linee guida da parte di chi ha responsabilità diretta delle funzioni igienico-organizzative previste per Legge. Nelle sedi opportune chiariremo questo aspetto, con prove testimoniali, che hanno demotivato in maniera forte i lavoratori, considerati quasi ‘carne da macello”