L’arrivo del commissario non preoccupa i consiglieri, pronti a dimostrare la loro efficienza

La nomina del commissario ad acta per il caso gettonopoli è stato accolta con entusiasmo a Palazzo Zanca.

«Sono contento dell’arrivo del commissario nominato dalla Regione, il quale potrà adesso verificare il lavoro egregio che i consiglieri comunali fanno quotidianamente in commissione», ha commentato a caldo il capogruppo del Pdl, Pippo Trischitta (nella foto), nel corso dei lavori del Consiglio comunale.

Il funzionario inviato da Palermo, Angelo Sajeva, dovrà verificare se ci sono anomalie nell’andamento dell’attività consiliare o se è tutto regolare e avrà a disposizione 60 giorni di tempo a partire dalla notifica a Palazzo Zanca del decreto di nomina emanato dal Dipartimento Autonomie Locale.

Il caso gettonopoli in salsa messinese, di cui Tempostretto si è ampiamente occupato in queste settimane, si connota essenzialmente per due aspetti: l’incremento delle presenze dei singoli consiglieri una volta dimezzato il gettone di presenza da 100 a 56 euro; e l’interpretazione eccessivamente estensiva del Regolamento, in virtù della quale è sempre stata prassi a Palazzo Zanca l’erogazione del gettone di presenza anche in caso di seduta andata deserta e rinviata in seconda convocazione. In pratica, un consigliere che firma in prima convocazione e non si ripresenta in seconda intasca il gettone anche se di fatto non lavora. Questo è il caso estremo e più scandaloso, ma al Comune di Messina è sempre stata considerata «effettiva partecipazione» anche la presenza di pochi minuti in Aula consiliare o in saletta commissioni.

Contrariamente a quanto avvenuto ad Agrigento e a Siracusa, in riva allo Stretto non si registra un aumento delle sedute complessive, ma ciò non toglie che, con il dimezzamento dei gettoni di presenza dovuto agli effetti del Censimento, il Comune di Messina avrebbe potuto tagliare i costi ( Nel 2014 per i soli gettoni di presenza sono stati spesi 901.261,30 euro). I consiglieri comunali hanno, però, preferito portare a casa il massimo consentito dalla legge, raddoppiando le loro presenze in aula per compensare il dimezzamento del gettone di presenza, essendo rimasta invariata l’indennità massima, pari a 2.184,42 euro lordi ( 1/3 dell’indennità di funzione del sindaco, che ammonta a 7.282,74 euro lordi).

Una volta scoppiato il caso gettonopoli, è del tutto sparita la firma in prima convocazione – di cui si abusava moltissimo anche nel quinquennio 2008-2013, e le commissioni, così come anche le sedute di consiglio comunale, sono adesso superaffollate. «Da qualche settimana non ci sono neanche più posti a sedere in sala commissioni, ci sono solo posti in piedi», ha raccontato sorridendo un consigliere comunale, sorpreso da tanta partecipazione, sconosciuta fino a qualche settimana fa.

COMMISSIONI: QUANTE SONO E DI COSA SI OCCUPANO

Le commissioni di Palazzo Zanca sono in totale 10, ogni delle quali si occupa di tematiche ben precise: la I^ COMMISSIONE affronta le tematiche inerenti al bilancio, allo sviluppo economico, al patrimonio e al turismo ai rapporti con le società partecipate; la II^ COMMISSIONE si occupa di energia, mobilità, viabilità e trasporti e polizia municipale; la III^ COMMISSIONE di pubblica istruzione, legalità e pari opportunità, commercio, mercati ed agricoltura; la IV^ COMMISSIONE è dedicata ai settori dell’urbanistica e del risanamento; la V^ COMMISSIONE si occupa di ambiente, cimiteri, verde, arredo urbano e giardini, nuovi stili di vita, benessere degli animali e salute; la VI^ COMMISSIONE si occupa di politiche sociali, di politiche del personale, avvocatura e contezioso; la VII^ COMMISSIONE affronta i temi legati alle risorse del mare, protezione civile, sicurezza sul lavoro, lavori pubblici, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili comunali ; la VIII^ COMMISSIONE è incentrata su politiche di integrazione, cultura e spettacoli, politiche giovanili e sport. La IX^ COMMISSIONE si occupa di Regolamento e Statuto, decentramento e città metropolitana; la X^ COMMISSIONE si occupa di beni comuni, patrimonio, informatizzazione e democrazia partecipativa e censimento, valorizzazione patrimonio storico, artistico e culturale.

GETTONI DI PRESENZA: I COSTI DI PALAZZO ZANCA

Nel 2014, i costi mensili per i gettoni di presenza son così suddivisi: a gennaio si spendono 76.939,16 euro; a febbraio 72.734,04 euro; a marzo 70.770, 38 euro; ad aprile 74.353,98 euro; maggio 71.557,16; euro a giugno 76.650,14 euro; ad agosto 69.370,86; a settembre 80.395,20; a ottobre 72.562,92; a dicembre 77.206,84. Dalle determine pubblicate sul sito del Comune manca il mese di novembre . Gli ultimi dati disponibili sono quelli che si riferiscono a gennaio 2015, mese in cui la spesa per Palazzo Zanca ammonta a 76.142,08 euro.

L’ATTIVITA’ DELLE COMMISSIONI

Le dieci commissioni consiliari permanenti si riuniscono una volta alla settimana. In ognuna di esse vi siedono 15 membri di diritto, scelti in modo da garantire la rappresentanza politica di ciascun gruppo politico presente in Consiglio Comunale. Dall’ultima delibera di “Rimodulazione composizione Commissioni consiliari permanenti”, approvata dal Consiglio Comunale il 15 dicembre del 2014, si evince che la maggior parte dei 40 consiglieri comunali eletti a giugno 2013 sono componenti effettivi in 6 commissioni: fanno eccezione i casi di Nino Carreri dei Dr, componente effettivo in sette commissioni; Giovanna Crifò di Forza Italia, Rita La Paglia e Santi Sorrenti dei Dr componente in 5 commissioni. Ciascun consigliere dovrebbe accumulare 24 presenze mensili per la partecipazione alle commissioni in cui è componente; Si distinguono Carreri, che dovrebbe arrivare a 28 e Crifò, La Paglia e Sorrenti a 20.

LE DELEGHE

In virtù del Regolamento, i 12 capigruppo di Palazzo Zanca sono componenti di diritto di tutte le commissioni e hanno la facoltà di delegare un consigliere appartenente al loro stesso gruppo consiliare al fine di essere sostituito : il collega delegato intasca ovviamente il gettone di presenza. In quel di Palazzo Zanca, grazie alla “generosità” dei capigruppo i consiglieri comunali riescono a raggiungere la 39presenza, necessaria a far scattare l’indennità mensile massima.

GLI ONERI RIFLESSI

La legge 30 stabilisce infatti che «le assenze dal servizio … sono retribuite al lavoratore dal datore di lavoro» e «gli oneri per i permessi retribuiti sono a carico dell’ente presso il quale i lavoratori dipendenti esercitano le funzioni pubbliche …». L’ente, su richiesta documentata del datore di lavoro, «è tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto per retribuzioni ed assicurazioni per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore». La legge 30 pone, però, un paletto preciso: «In nessun caso l’ammontare complessivo da rimborsare nell’ambito di un mese può superare l’importo pari a 2/3 dell’indennità massima prevista per il rispettivo sindaco. Nel 2014 il Comune ha dovuto impegnare 223.047,42 euro.

I consiglieri per i quali il Comune paga gli oneri riflessi sono: Claudio Cardile,in servizio alla Camera sindacale territoriale della Uil; Nino Carreri, dipendente di Trenitalia, con possibilità di fare i turni notturni; Simona Contestabile, impiegata presso la Banca Antonello di Messina; Paolo David, dipendente del Banco popolare Soc.Coop.; Giuseppe De Leo, che presta servizio presso la Confsal Fna (Confederazione Nazionale Agricoltura di Messina; Libero Gioveni, assunto presso Rfi Spa, con possibilità di fare i turni notturni; Mario Rizzo, dipendente della Telecom Italia Spa; Nora Scuderi, assunta presso la cooperativa sociale Cesim; Nino Interdonato, dipendente di una Agenzia assicurativa; Pio Amadeo, assunto recentemente alla Linking Srl.

DELIBERE ESITATE DAL CONSIGLIO COMUNALE

Gli attuali attuali consiglieri comunali si sono insediati il 19 luglio 2013. Da quel giorno ad oggi il Consiglio comunale ha esitatao una sessantina di delibere (vedi elenco)

Danila La Torre

IN ALLEGATO LA TABELLA DELLE PRESENZE DEI CONSIGLIERI COMUNALI