Cultura e spettacoli

“Il cinema tornerà a essere un’esperienza condivisa”

Che si tratti di cinema, teatro o mostre, un evento culturale è sempre un momento di socialità, di aggregazione, e naturalmente l’emergenza legata al coronavirus ha interrotto la vita culturale cittadina.

Ne abbiamo parlato con Loredana Polizzi del Cinema Apollo, che lo scorso settembre aveva festeggiato la nascita della storica struttura, inaugurata nel marzo del 1953.

“Ovviamente abbiamo chiuso subito dopo l’emanazione del decreto. Ci aspettavamo queste misure, tra l’altro eravamo preoccupati anche perché buona parte dei nostri spettatori più fedeli sono abbastanza in là con gli anni. Parliamo di anziani che vengono al cinema col taxi, o accompagnati da parenti, o a piedi perché abitano in centro”.

Blocco totale dell’attività

“Per noi questo momento significa essere completamente fermi. A differenza di altre realtà, noi non possiamo proporre un servizio a distanza. Penso ai librai, per esempio, che possono parlare di libri sui propri social suggerendone l’acquisto on line. Nel nostro caso è diverso: non solo lo strumento on line non rientra nelle nostre alternative, ma rappresenta addirittura la concorrenza.

“Da diversi anni, streaming e downloading, sia leciti che illeciti, colpiscono l’abitudine di andare al cinema. Grazie all’impegno, alla programmazione, alla cura di spettacoli originali, siamo sempre riusciti a ottenere un ottimo riscontro da parte del pubblico; ma questa emergenza ci colpisce nella nostra peculiarità: la condivisione di un’esperienza sociale da vivere insieme. Per me era normale vedere estranei che, trovatisi seduti accanto, o all’uscita dal cinema, scambiavano pareri sul film appena visto”.

Il piano per il futuro

“Oggi questo non è possibile per ragioni di sicurezza” continua Loredana Polizzi, “e l’obiettivo deve essere quello di permettere al pubblico, cessata l’emergenza, di riscoprire il piacere e la bellezza di questo scambio. Si sta parlando molto di quali aiuti darà lo Stato al mondo dell’imprenditoria; nel nostro caso, sovvenzioni a parte, è fondamentale che ci sia una campagna capillare a sostegno del cinema.

“Non deve essere un impegno solo dello Stato, ma di tutti i protagonisti del settore: distributori, registi, attori, e naturalmente noi proprietari e gestori dei cinema. Appena potremo riprendere l’attività spingeremo molto, stiamo già pensando a quale campagna pubblicitaria utilizzare; sappiamo anche, però, che stiamo andando verso i mesi più caldi, che fisiologicamente sono i meno propizi per i cinema. In ogni caso ci daremo da fare col solito entusiasmo, e ci aspettiamo un sostegno consapevole da parte del pubblico. Siamo abituati a considerare l’Apollo non solo nostro, ma dell’intera città, trattandosi ormai dell’ultimo cinema rimasto in centro. Bisogna capire che per tornare alla vita di prima sarà necessario che tutti facciano la propria parte”.