Cultura e spettacoli

“Il Cortile Teatro Festival” al via il 13 luglio

Torna a Messina “Il Cortile – Teatro Festival”. La quarta edizione, con 5 spettacoli e tre performance, si svolgerà dal 13 luglio al 6 agosto.

«Il teatro non si può fermare!», con questo motto e nonostante le difficoltà, si rinnova l’appuntamento con “Il Cortile – Teatro Festival”, diretto da Roberto Zorn Bonaventura con la collaborazione di Giuseppe Giamboi, nello spazio interno del settecentesco Palazzo Calapaj – D’Alcontres (accanto al Duomo). Saranno in scena, tra gli altri, Michele Sinisi, Angelo Campolo e la coppia Carullo-Minasi.

Aggiunte ter performance

Nonostante la necessaria riduzione dei già pochi posti disponibili (che rende l’avventura, priva di appoggi pubblici, economicamente pericolosa), “Il Cortile – Teatro Festival” rilancia aggiungendo ai cinque canonici spettacoli anche tre performance “site-specific”, cioè create proprio per il luogo che le ospiterà. Tutto dal 13 luglio al 6 agosto.

Si parte con l’Amleto

Si comincerà con il botto perché il primo spettacolo vedrà in scena un attore-autore-regista famoso qual è Michele Sinisi, protagonista di una sua personalissima versione di “Amleto”: il testo scespiriano è smontato e reintrodotto in scena attraverso un soliloquio che rende chiaro lo svolgersi della storia sino alla morte.

Il programma completo

Giuseppe Provinzano che porterà per la prima volta a Messina Ferrazzano (20 luglio); Auretta Sterrantino che per il Cortile realizzerà il suo nuovo spettacolo Cenere (27 luglio); Angelo Campolo che partirà da “Il Cortile – Teatro Festival”per intraprendere la lunga tournée di “Stay Hungry” (30 luglio); Carullo-Minasi riproporranno “Due passi sono” (4 agosto).

Le performance vedranno protagonisti Simone Corso (Nor (live) – Un fotodramma, 16 luglio), Vincio Siracusano (Theremani, 22 luglio) e Gaia Gemelli (Defragmento, 6 agosto).

“Il Cortile – Teatro Festival” è organizzato dall’associazione “Il Castello di Sancio Panza” e prende il nome dal suo insolito palcoscenico, allestito nel suggestivo spazio interno (ma all’aperto) del settecentesco Palazzo Calapaj – D’Alcontres, in strada San Giacomo, accanto al Duomo.

Le parole del direttore artistico

“Con tutte le restrizioni possibili e immaginabili, ci siamo. In questo 2020 iniziato nel peggiore dei modi, crediamo fermamente nella necessità e nella caparbietà di fare teatro. Lo facciamo unendo le forze con chi fa questo mestiere, con chi ha scelto di vivere di teatro, con associazioni e compagnie teatrali del territorio e con il sostegno di Latitudini, la rete di drammaturgia siciliana. Vedrete artisti che non si arrendono o scappano davanti alla crisi, ma ci vanno incontro con tutto il coraggio e con tutta l’arte che possono”.

“Si tratta, come sempre, di uno sforzo tutto privato – conclude Bonaventura – messo insieme tra molti sacrifici, con il sostegno di Latitudini e l’aiuto e la comprensione delle compagnie ospiti. Ma ogni festival è un atto rivoluzionario, come dice il manifesto di Arcipelago – la rete dei festival siciliani – e noi ci crediamo. Grazie al pubblico che vorrà aiutarci con la sua partecipazione e, infine grazie a noi, che ci crediamo ancora, perché siamo sempre convinti che esistano altri mondi, superiori”.