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Il Messina appare più maturo: bada al sodo e pensa alla classifica

MESSINA – Lo 0-0 dell'”Alfredo Viviani”, teatro della sfida tra Potenza e Messina, è un risultato anomalo per il Messina che in stagione aveva sempre almeno segnato una rete o, purtroppo, subita una. Anche negli altri pareggi in stagione c’erano sempre stati gol, anche tanti pensiamo ai 3-3 di Crotone o contro la Turris o il 2-2 a Cerignola all’esordio. Stavolta invece nulla, un pari a reti bianche inedito per la squadra di mister Giacomo Modica allenatore zemaniano.

Il Messina potremmo quindi dire che diventa maturo e aggiunge un punto su un campo che era davvero difficile, basti pensare che dei 20 punti che ha in classifica il Potenza 18 sono arrivati in casa, questo punto serve ai biancoscudati a salire in 16ª posizione e scavalcare la Virtus Francavilla, che impegnata sabato ha perso dalla Juve Stabia. Appaiato adesso il Monopoli che ospiterà domenica il Crotone e, in caso non faccia punti, il Messina lo affronterà da pari a pari nel prossimo turno in casa. Con una vittoria venerdì prossimo al “Franco Scoglio” poi il Messina potrebbe anche sognare, dipenderà anche dai risultati degli altri campi, di passare le feste in una posizione comodissima: fuori dalla griglia playout.

La classifica del Messina adesso sorride

Si bada al sodo perché bisogna arrivare a “girare” dopo il girone d’andata con più punti possibili e tutto sommato il pari in trasferta a Potenza ci può stare perché in tre partite il Messina ha raccolto 7 punti. La sfida contro il Monopoli di venerdì sera, altro scontro diretto, potrebbe valere il colpaccio di ottenere 10 punti in quattro gare, già i tre risultati consecutivi di adesso sono un quasi record. La striscia più lunga in Serie C dell’era Sciotto è di mister Raciti nel 2022/2023 quando dalla 21ª alla 25ª mise in fila tre vittorie e due pareggi, la seconda migliore striscia è sempre dell’allenatore catanese che l’anno prima, 2021/2022, dalla 33ª alla 37ª mise in fila due pareggi e due vittorie.

Vincendo col Monopoli il Messina arriverebbe al girone di ritorno e al mercato di riparazione a quota 21, cifre inedite visto che i biancoscudati lo scorso anno girarono a 11 e due anni prima a 13 punti (senza contare il pari col Catania poi cancellato). Nonostante le critiche ricevute nelle ultime settimane, mister Modica e il gruppo di questa stagione hanno già migliorato una situazione che si era dimostrata cronica negli ultimi anni.

Bene la difesa, attacco ancora da “riacchiappare”

Un pareggio che, sentendo nel post partita Franco e Pacciardi, probabilmente è stato anche cercato. Come troppo spesso accade va ringraziato Ermanno Fumagalli, autore di tre parate: la prima dopo 30 secondi su Saporiti, la seconda e più difficile sull’incursione di Volpe sempre nel primo tempo e la terza ad inizio ripresa nuovamente su Saporiti ma è stata un semplice bloccare la sfera a terra. Qualche uscita sicura e buona attenzione della retroguardia e il Messina non ha mai rischiato. Terzo clean sheet consecutivo per i biancoscudati.

Davanti invece qualche aspetto negativo c’è perché il Messina è stato più fumoso rispetto alle ultime due sfide, di tiri in porta non se ne sono visti e Alastra non ha effettuato alcuna parata. Emmausso ci aveva abituato bene, resta però un giocatore altalenante altrimenti non giocherebbe in Serie C, ma si è visto poco se non per il cartellino giallo che gli costerà la gara contro il Monopoli altrettanto fondamentale in chiave salvezza e che chiuderà il 2023 in casa.

Plescia, che è uscito dal campo per una frattura alla mano sinistra contro il Potenza, da quando “ci siamo persi l’attacco”, come disse mister Modica, aggiungendo poi che era una delle cose da “riacchiappare subito”, non segna più ed è onestamente servito male dai compagni. Quello che sta dimostrando di avere sempre più gamba man mano che passano le giornate è Antonino Ragusa, che però anche ieri ha mancato l’appuntamento con il gol, ma è stato quello del reparto offensivo che più ci ha provato.